Secondo i dati pubblicati da Eurostat nel 2013 sono stati 2,6 miliardi i pernottamenti nelle località turistiche dell’Unione Europea, con un incremento dell’1,6% rispetto al 2012.

Francia, Spagna, Italia, Germania e Regno Unito sono stati i Paesi che hanno riportato il più alto numero di pernottamenti, rispettivamente con 405, 387, 363, 355 e 320 milioni.
I Paesi europei che hanno invece registrato un maggior incremento di notti rispetto al 2012 sono stati la Grecia (+11,7%), Malta (+7,8%) e Latvia (+7,3%).
In generale il numero di notti trascorse in destinazioni turistiche da parte dei non residenti è aumentato di 4,8 punti percentuali tra il 2012 e il 2013. Diminuito dell’0,8%, invece, il dato relativo ai residenti.
Tra i 28 Paesi dell’Unione Europea, il Belpaese è quello che ha ottenuto il peggior risultato di notti trascorse in hotel, case vacanze e campeggi: tra il 2012 e il 2013 l’Italia ha infatti perso il 4,6% dei pernottamenti.
Nello specifico, si attesta a -8,3 punti percentuali il turismo domestico in Italia. In calo anche i soggiorni degli stranieri, -0,5%.
Ciò che colpisce è il fatto che il dato italiano sia in assoluta controtendenza rispetto ai numeri generali: con 2,6 miliardi di pernottamenti e un +1,6% sull'anno precedente, il 2013 si aggiudica infatti la qualifica di anno record.
L’unico dato che consola è quello dei valori assoluti: con 179,6 milioni di prenotazioni l’Italia resta infatti il secondo Paese europeo preferito dai turisti a livello mondiale.

Per maggiori informazioni: www.ec.europa.eu/eurostat