Secondo i dati di uno studio Isnart pubblicato sul numero di aprile di "Impresa Turismo", l'impatto economico generato dai turisti italiani e stranieri sul territorio italiano nel corso del 2012 è stato di oltre 72 miliardi.
Negli ultimi cinque anni si è verificata una contrazione dei consumi turistici del 6,7% (nel 2008 erano di 77,4 miliardi di euro), con tendenze e andamenti diversi tra i settori. I consumi nel ricettivo e nelle attività ricreative presentano un andamento altalenante, quelli nel settore dell'abbigliamento e del manifatturiero subiscono una graduale diminuzione, mentre aumentano quelli nel settore agroalimentare. L’aumento è dovuto in gran parte alla crescita dei soggiorni in abitazioni private (+9,3% rispetto al 2008) e all'interesse da parte dei turisti verso i prodotti enogastronomici locali.


Le spese dei turisti che soggiornano nelle destinazioni balneari (25,2%) e quelli nelle città d'arte (23%) generano quasi la metà dell'impatto economico legato al turismo italiano e straniero nel nostro Paese. Il 9,2% riguarda le località di montagna, l'8,2% le destinazioni lacuali, mentre terme e destinazioni del turismo verde contano ciascuna circa il 3% del giro d'affari.

(Per maggiori informazioni: www.isnart.it)