Secondo il rapporto annuale 2012 di PhoCusWright sull’e-travel negli USA nel Paese si registra una crescita dell’8% della spesa totale in turismo (offline e online) fino a un totale di 303 miliardi di dollari. Nel 2014 si prevede che la vendita diretta di servizi dai siti dei fornitori raggiungerà il 66% del totale online, rispetto al 61% del 2010.
Attualmente il fatturato online del turismo vale circa il 39% del totale e prenderà solo un altro punto percentuale nel 2013 togliendo ancora quote di mercato alle vendite offline. Nel Paese, dopo una crescita a due cifre dell’online, si prevede nei prossimi due anni un rallentamento che si attesterà a un + 7% l’anno.
Accelera a ritmo sostenuto il booking sul mobile, che quest’anno dovrebbe più che raddoppiare, totalizzando quasi 6,7 miliardi di dollari, e triplicherà entro il 2014 fino a quasi 23 miliardi, oltre il 7% del totale negli Usa e un sesto del fatturato online del turismo.
Nel trasporto aereo i siti dei singoli vettori incassano negli Usa circa il 75% delle vendite online, perché facilitano l’acquisto dei servizi ancillary, molto più semplice che sulle olta. Le compagnie di crociera realizzeranno da sole sui loro siti entro il 2014 quasi il 60% delle vendite online mentre nel settore alberghiero, le vendite dirette online dai siti degli hotel saliranno dal 55% del 2010 a un probabile 59% nel 2014 consentendo agli hotel di recuperare gradualmente il controllo sui loro prodotti.
In generale, le grandi olta spingono per crescere in Europa, e non sui mercati Usa, dall’Oriente all’America Latina. Gli Usa perdono il vertice nella top ten per la penetrazione di mercato delle vendite online e nel 2013 sarà l’Est Europa a dominare la scena, con il 41% dell’e-travel contro il 40% degli Usa. La regione Asia Pacifico per ora è al 23% mentre l’America Latina si posiziona al 18%.
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