Nella 68esima edizione dell'Assemblea generale della Iata, è emerso che la perdita più ingente nell'industria aerea, di 1,1 miliardi di dollari, proviene dai vettori europei. Il contributo maggiore, invece, arriva dall'Asia-Pacifico, con 2 miliardi di euro di profitti, anche se tale stima si abbassa di 300 milioni rispetto a quella di marzo, a causa di performance deboli nel primo trimestre. I vettori nordamericani mantengono un profitto di 1,4 miliardi di dollari.
I numeri sono comunque in declino: dal 2010, quando i profitti arrivarono a 8 miliardi di dollari, si è passati ai 4,9 miliardi dell'anno scorso, per poi regestrare un ulteriore calo nel 2012.
(Per maggiori informazioni: www.iata.org)