Se c’è un aspetto drammatico, ma illuminante che la crisi sanitaria ha lasciato nell’immaginario collettivo è che dovremo reinventare il turismo del domani - ha dichiarato la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - intervenendo al convegno organizzato da Unioncamere e Isnart “Turismo prossimo venturo: il rilancio parte dai territori”.
Nel medio e breve termine, bisognerà coniugare il turismo con il fattore sostenibilità, rendendolo anche più digitale e sfruttandolo come elemento strategico per rinnovare le abitudini di viaggio in Italia e in Europa.
Il turismo prima ancora di essere servizio è espressione del territorio e ad esso è legato indissolubilmente: lo era ieri e lo è ancora di più oggi. Dobbiamo quindi ripartire da un nuovo paradigma su cui ricostruire un modello di turismo più vicino ai territori, più sensibile e meno invasivo.
L’eccessiva concentrazione territoriale e temporale dei flussi deve essere ripensata per garantire una distribuzione più omogenea su tutto il territorio nazionale. Perché è da una più alta qualità del territorio e dei servizi pubblici offerti che dipende non solo la qualità della vita degli abitanti, ma anche la fruibilità e l’attrattività turistica.
E per un buon governo del territorio il pensiero va in primo luogo alla sostenibilità ambientale che è un fattore determinante per la competitività e l’economia del Paese.
Per preservare il territorio, occorre porre un limite al consumo del suolo, salvaguardare le risorse ambientali perché il loro deterioramento compromette la capacità attrattiva delle località stesse.
Per questo una virtuosa azione di politica urbana o ambientale sarebbe fondamentale per produrre effetti positivi sul sistema turistico che si potrebbero rivelare addirittura più incisivi di un intervento specifico di promozione
Roma, 16 dicembre 2020