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    SE NON ADEGUATAMENTE SOSTENUTO, PER IL SETTORE INTRATTENIMENTO SARA’ CATASTROFE ECONOMICA

    Quanto fino ad oggi previsto dal Governo in sostegno al settore - calcolato in base al differenza di fatturato del mese di aprile 2020 con quello di aprile 2019 - con conseguente sperequazione di trattamento e intense problematiche alle nostre aziende che vivono di stagionalità - pare essere figlio di una strategia fondata sull’improvvisazione e sull’assenza di dialogo con le Associazioni di Categoria maggiormente rappresentative che, da subito, hanno indicato concrete soluzioni e preziosi suggerimenti a tutt’oggi rimasti inascoltati.

     “Per accendere una serata non si può spegnere una vita(Angelino Alfano)

    Storico accordo nazionale firmato martedì 21 giugno al Viminale  dal Ministro Angelino Alfano, dal Presidente Assointrattenimento Zanchi e dai rappresentanti delle altre associazioni che riuniscono i gestori delle discoteche e dei servizi di controllo delle attività di intrattenimento e spettacolo.

    Tale accordo è stato stipulato per prevenire situazioni di illegalità o di pericolo all’interno e in prossimità delle strutture e per orientare i giovani verso forme più sane di divertimento e di intrattenimento: sarà attuato a livello territoriale attraverso la stipula di protocolli di intesa tra i prefetti e le rappresentanze locali di settore.

    Maggiore sicurezza e più legalità nelle discoteche e nei locali di intrattenimento e spettacolo: un’azione da svolgere congiuntamente tra forze dell’ordine e imprenditori del settore, promuovendo e sviluppando forme avanzate di collaborazione e, nel contempo, assicurando una migliore espressione della libertà di iniziativa economica degli operatori.

    Tra i principali temi introdotti nell’accordo, spiccano quello relativo al contrasto e alla lotta al  dilagante abusivismo attuato da coloro che effettuano Pubblico Spettacolo senza averne facoltà, e quello relativo alla capacità dei gestori, attraverso l’esposizione di apposito regolamento per l’accesso al locale, di interdire la permanenza  a persone che si rifiutino di rispettare le regole di comportamento adottate.

    Inoltre saranno adottati meccanismi premiali per i gestori delle discoteche anche in relazione al più volte contestato art. 100,  talvolta adottato dai Questori con troppa disinvoltura in danno alle aziende da noi rappresentate.

    Il protocollo punta anche a incrementare i livelli di sicurezza all’interno e nei pressi delle discoteche, in un più ampio quadro di aggiornate strategie di prevenzione di eventi illegali o pericolosi, con particolare attenzione al contrasto di ogni forma di violenza, all’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope, nonché dell’abuso di alcool.

    pdf Scaricare copia integrale del protocollo

    Il 21 giugno il Ministro Alfano,  il Presidente di Assointrattenimento Zanchi e i rappresentanti delle altre associazioni che riuniscono i gestori delle discoteche e dei servizi di controllo delle attività di intrattenimento e spettacolo, hanno firmato un accordo nazionale per  garantire una maggiore legalità e  sicurezza  nei locali. L’intesa, che si propone di  prevenire situazioni di illegalità  o di pericolo all’interno e in prossimità delle strutture e di  orientare i giovani verso forme più sane di divertimento e di intrattenimento, sarà attuato a livello territoriale attraverso la stipula di protocolli  tra i prefetti e le rappresentanze locali di settore. Un’azione da svolgere congiuntamente tra forze dell’ordine e imprenditori del settore, promuovendo e sviluppando forme avanzate di collaborazione e, nel contempo, assicurando una migliore espressione della libertà di iniziativa economica degli operatori. Tra i principali temi inseriti: il contrasto e la lotta al  dilagante abusivismo attuato da coloro che effettuano Pubblico Spettacolo senza averne facoltà e la facoltà dei gestori, attraverso l’esposizione di apposito regolamento per l’accesso al locale, di interdire la permanenza  a persone che si rifiutino di rispettare le essenziali regole di comportamento. Saranno, inoltre, adottati meccanismi premiali per i gestori delle discoteche anche in relazione al più volte contestato art. 100,  talvolta adottato dai questori con troppa disinvoltura in danno alle aziende rappresentate. Il protocollo punta, inoltre,  ad incrementare i livelli di sicurezza all’interno e in prossimità delle discoteche, con particolare attenzione al contrasto di ogni forma di violenza, all’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope e all’abuso di alcool.

    (Per maggiori informazioni:www.asso-intattenimento.it

    Con la stagione estiva ormai a pieno regime, dichiara il Presidente di Assointrattenimento Luciano Zanchi, per gli imprenditori delle discoteche si ripropongono i temi caldi di ogni estate. E’ senza dubbio il periodo in cui si concentra il più alto tasso di abusivismo e in cui le amministrazioni devono vigilare sui locali di divertimento e, in nome della sicurezza, denunciare quelli illegali.

    Ma non solo: da qualche anno gli operatori del settore, prosegue Zanchi, si trovano a dover affrontare la questione dell’imposta sugli intrattenimenti (16% per imposta e 22% per Iva) da pagare ogni qualvolta si organizzano serate in discoteca con musica “registrata” anziché dal vivo.

    Il Tribunale di Rimini ha dichiarato il fallimento della società che gestiva Cocoricò, la discoteca per eccellenza della movida romagnola. 

    Da anni punto di riferimento e di ritrovo per ragazzi e giovani in vacanza in Romagna, la chiusura di una delle più note discoteche d’Europa non deve passare inosservata.