L’analisi delle transazioni per biglietteria aerea effettuate tramite le soluzioni di pagamento AirPlus nel 2022 evidenzia come stiano cambiando le abitudini dei viaggiatori d’affari italiani ed europei. Le trasferte di lavoro dei viaggiatori d’affari italiani tendono ad essere più lunghe: nel 2022 la durata media di un viaggio business è stata di 6,9 giorni mentre nel 2019 era di 6,3 giorni. I viaggi in Italia hanno richiesto in media 3 giorni (2019: 2,7 giorni), in Europa 5,4 (2019: 4,8 giorni) e i viaggi intercontinentali in media sono stati di 15,4 giorni (2019: 12,8 giorni). I viaggi brevi di un giorno, che nel 2019 rappresentavano l’11,3% delle trasferte aeree totali, sono diminuiti significativamente fino a raggiungere il 6,8% nel 2022. Una possibile spiegazione della maggiore durata dei viaggi è da ricercarsi nell’impegno delle aziende a rendere le trasferte più sostenibili: alcune, infatti, scelgono di combinare più appuntamenti di lavoro in un unico viaggio, invece di fare viaggi singoli più brevi.
Il pomeriggio della seconda giornata del 63° Salone Nautico Internazionale di Genova ha visto susseguirsi diversi appuntamenti che hanno approfondito tematiche di interesse per il settore. Le sale del Padiglione Blu hanno ospitato il convegno “Patente Nautica: il punto a due anni dalla riforma”, organizzato da Confindustria Nautica con il Dipartimento Mobilità Sostenibile del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. Focus dell’evento un’approfondita analisi nonché un momento di riflessione a due anni dall’entrata in vigore del nuovo decreto relativo all’esame per il conseguimento della patente nautica, una riforma che, come evidenziato dai relatori stessi, ha incontrato il favore degli utenti e degli operatori del settore. L’appuntamento si è sviluppato attraverso una serie di interventi e la relazione del Comando Generale della Capitaneria di Porto, a cura del Contrammiraglio il Capitano di Vascello (CP) Massimo Seno, Capo Reparto Affari Giuridici e Servizi d’Istituto del Comando, che ha messo in evidenza le novità principali e i numeri a distanza di due anni dalla riforma.
Dopo le difficoltà produttive degli ultimi tempi, dovute alla mancanza di materie prime e alla fornitura a singhiozzo degli chassis di base, la produzione di camper, secondo APC (Associazione Produttori Camper) ha ripreso il ritmo e le consegne stanno riprendendo in modo regolare secondo i dati immatricolativi dei camper nuovi che – nell’ultimo trimestre – hanno fatto segnare un +4,7% in Italia rispetto allo stesso periodo del 2022. Nella filiera produttiva restano tuttavia alcuni nodi logistici da risolvere, come le difficoltà nei trasporti di chassis e veicoli nuovi, stante la difficoltà di reperire bisarche e autisti.
Secondo i dati dell’ Osservatorio BIT (fonti Banca d’Italia, ENIT, ForwardKeys, Italian Hotel Monitor, Ministero del Turismo), il 2023 per l’industria turistica italiana si conferma l’anno della definitiva ripartenza sul fronte del leisure, ma soprattutto sul fronte incoming internazionale, anche se, in attesa dei dati di settembre con 9 milioni di italiani in viaggio, ancora non vengono superati i numeri del 2019. Aumentati gli stranieri in Italia (+3,6%). Spiccano quelli statunitensi (17,3%) tanto che gli Usa rappresentano il motore della ripresa del turismo mondiale con un incremento del 13% nei viaggi in uscita dagli Stati Uniti, verso Paesi esteri, come Italia e Grecia. In valori assoluti, i turisti registrati nelle strutture ricettive risultano circa 50,5 milioni, per un totale di circa 207 milioni di pernottamenti.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato un inconsueto comunicato con il quale sottolinea come, pur avendo promulgato la conversione in legge del decreto Milleproroghe, rileva alcune criticità richiamando la necessità di regolare le normative di settore non attraverso decreti omnibus, ma con organiche normative di settore. Nel merito, il condivisibile principio viene poi declinato per il solo intervento normativo in tema di concessioni demaniali.La nota del Quirinale, spinge Confindustria Nautica a chiedere alla Presidenza del Consiglio di provvedere, anche con decretazione di urgenza, al riassetto della materia delle concessioni, intervenendo sul Codice della Navigazione e sanando le incongruenze della legge Concorrenza 2022, le cui norme sono in parte inapplicabili e, paradossalmente, in parte contrarie al diritto comunitario e comunque ispirate a una sentenza del consiglio di stato che non può ritenersi definitiva in quanto oggetto di ricorso alle Sezioni unite della Cassazione.