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  • 2017

    Alla luce del fascino che l’Italia esercita sugli indiani, per la sua bellezza artistica-culturale, naturalistica ed enogastronomica, in quanto terra accogliente e ospitale l’’Ambasciata dell’India a Roma e Federturismo Confindustria, in collaborazione con l’Ufficio del Turismo Indiano, Air India, Unindustria e Confindustria Verona hanno organizzato a Verona e a Roma due eventiB2B per approfondire e rafforzare le opportunità di cooperazione economica e turistica tra i due Paesi.

    L’anno scorso siamo partiti da Venezia per creare un ponte tra India e Veneto e quest’anno abbiamo replicato in prima battuta con Verona a testimonianza di quanto il Veneto sia la destinazione preferita dai turisti indiani per potenziare una collaborazione che vede coinvolti diversi segmenti del turismo, la mobilità, la ricettività alberghiera, la gastronomia e l’innovazione.

    L’incontro di oggi a Verona che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’Assessore al turismo di Verona Marco Ambrosini, del Presidente di Confindustria Verona Michele Bauli, del Console generale delI’India a Milano Charanjeet Singh e di Antonello Dè Medici Vice Presidente di Federturismo Confindustria, è stata l’occasione per evidenziare come nonostante le città d’arte siano le perle dell’offerta turistica italiana, sempre incluse dai locali tour operators nelle partenze dei gruppi dall’India, sia opportuno valorizzare anche le città artistiche minori e i prodotti specifici tipici dell’offerta turistica italiana.

    Così come è fondamentale per facilitare i flussi tra i due paesi incrementare i collegamenti aerei diretti tra i due Paesi che ad oggi risultano ancora limitati .

    Nel corso di entrambe le giornate, dopo una sessione plenaria di confronto tra autorità indiane e italiane e rappresentanti del nostro sistema, sono previsti incontri b2b o b2gov con gli operatori indiani.

    Il prossimo appuntamento tra Italia ed India è fissato a Roma il 23 marzo alle 9.30 al Centro Congressi Cavour.

    Il 17 marzo alle 11.00, nell’ambito di Fareturismo, presso la Sala Severini del Salone delle Fontane dell’ EUR, si terrà l'evento promosso da Federturismo dal titolo "Le nuove professioni digitali nel turismo".
    Apre i lavori e modera il Direttore Generale di Federturismo Confindustria Antonio Barreca.
    Intervengono Matteo Nevi, Relazioni industriali Federturismo Confindustria, Fabio D'Onorio, Responsabile Digital Marketing Veratour, e Fabrizio Zezza, Docente Web Marketing Fondazione ITS Turismo.
    Nel corso dell'evento sarà presentato il progetto IdEATE finanziato dall'UE, di cui Federturismo è capofila.

    (Per maggiori informazioni: eventi@federturismo.it)

    Si prevede che nel 2030 il turismo mondiale interesserà 1,8 miliardi di persone, l'80% in più rispetto al miliardo di turisti del 2013, che hanno speso 1200 miliardi di dollari. In questo scenario si farà sempre più agguerrita la concorrenza tra i Paesi. Da qui al 2030 l'Italia riuscirà a tenere testa ai suoi concorrenti? Come cambieranno la domanda e l'offerta e le figure professionali del comparto? Capacità di attrazione, strategie di marketing, digitalizzazione, robotica e intelligenza artificiale sono alcune delle principali sfide del turismo post industriale che Stato, imprese e operatori del settore dovranno affrontare.

    Il 2017 si chiude con un moderato ma costante miglioramento dell’economia meridionale. Lo conferma il Check Up Mezzogiorno di dicembre 2017, il tradizionale studio elaborato da Confindustria e SRM, Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo). Un significativo apporto ai positivi risultati del tessuto imprenditoriale meridionale viene dal settore turistico, a cui il Check up ha dedicato uno specifico approfondimento, anche con il supporto di Federturismo, Associazione Italiana Confindustria Alberghi e Federterme.

    Il 2016 è stato un anno difficile per lo shopping tax free second Global Blue: la regina della moda, Milano, ha registrato un calo del 12%. Migliora però il primo trimestre del 2017 con un incremento del 6% degli acquisti esentasse per moda&fashion.