L’industria turistica corre in Italia e, secondo le rilevazioni della piattaforma «Alloggiati web» del Viminale, nell’estate gli arrivi sono aumentati del 6,22% rispetto lo stesso periodo del 2024.

Tra il 21 giugno e il 21 settembre 71,68 milioni di turisti hanno pernottato nelle strutture ricettive della penisola contro i quasi 67,5 milioni dell’anno precedente. Una crescita nettamente a trazione internazionale, con gli arrivi da oltreconfine che sfiorano i 41 milioni (+8,14%) mentre quelli degli italiani si attestano a 30,7 milioni in leggera crescita (+3,8%) rispetto ai 29,6 milioni dell’estate 2024. Alla crescita di questi valori contribuisce non poco l’obbligatorietà dal 1° gennaio del Cin per tutte le strutture ricettive e per gli immobili destinati ad affitti brevi o per fini turistici in Italia. Un obbligo che ha fatto emergere chi operava nella fascia grigia dell’economia del turismo. Per quanto riguarda il tipo di struttura scelto per i pernottamenti quelle extralberghiere mettono a segno un +10,2% con oltre 34,6 milioni di arrivi, ovvero 3,2 milioni in più. Per quanto riguarda le strutture alberghiere, gli arrivi superano di poco i 37 milioni contro i 36 milioni di 12 mesi prima (+2,7%).
Tra le forme di ospitalità extra alberghiera corrono gli agriturismi che nell’arco di dieci anni hanno visto aumentare del 70% gli arrivi. Secondo le stime di Coldiretti/Campagna amica quest’anno ci saranno circa 5,1 milioni di arrivi nelle oltre 26mila agriturismi scelti anche dai turisti stranieri alla scoperta dell’enoturismo, del turismo lento e dei territori minori.
Positivo il bilancio della montagna che, secondo i dati Anef, l’Associazione nazionale esercenti funiviari, ha registrato risultati importanti nonostante il maltempo che ha segnato il mese di luglio. In Trentino, Veneto e Lombardia a giugno si sono visti segnali positivi, luglio in flessione per il meteo, agosto con buona presenza ma contrazione del turismo giornaliero; settembre in calo un po’ più contenuto in Veneto. In Valle d’Aosta a settembre gli arrivi hanno visto un incoraggiante +7% mentre in Alto Adige si segnala una clientela più internazionale, con una leggera diminuzione di italiani e tedeschi. Le imprese del territorio hanno lavorato per prolungare l’attività anche fuori stagione con attività open air, con trekking, bike park ed escursioni su sentieri panoramici alla portata anche delle famiglie e delle persone con disabilità.

(Per maggiori informazioni: https://www.quotidiano.ilsole24ore.com/sfoglio/aviator.php?newspaper=S24&issue=20250928&edition=SOLE&startpage=1&displaypages=2 1/2)