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  • News 2022

    Dall'analisi di un sondaggio condotto da Condé Nast Johansens,  tra gennaio e giugno 2022  tra i suoi lettori in tutto il mondo,  incentrato su 3 tematiche principali: futuri piani di viaggio; abitudini nella prenotazione di un viaggio; analisi sulla tipologia di lettori, sono emersi diversi elementi che faranno da linee guida agli albergatori e alle destinazione pronte ad accogliere i viaggiatori. Dopo il proprio Paese di residenza, per l’85% dei lettori che sta programmando un viaggio a livello internazionale, l’Inghilterra e l’Italia sono le destinazioni preferite dove prevedono di tornare a breve. Per la maggior parte di loro questo avverrà nel mese di settembre (48%) e di ottobre (34%).
    Desiderano un city break o una vacanza estiva in una delle più famose località balneari. In media prevedono di viaggiare 3 o 4 volte l’anno (48%), scegliendo come tipologia di albergo preferito un hotel di lusso indipendente. La durata del viaggio, per il 36% dei lettori, sarà di 7 giorni, iniziando la programmazione almeno 6 mesi prima della data stabilita e di 7 giorni nel caso di un city break o di un viaggio breve.

    Dall’ultimo Cvent Travel Manager Report Europe Edition, emerge che il 75% dei travel manager europei intervistati si aspetta per il 2022 volumi di viaggio superiori ai livelli del 2019 e il 32% volumi in “significativo aumento”.
    Tra i motivi che porteranno al ritorno massivo dei viaggi d’affari si segnala innanzitutto il confronto diretto: è diventato necessario che i nostri dipendenti si incontrino faccia a faccia per scopi di formazione e di lavoro. A questo si aggiunge il desiderio di imparare da altri mercati e raggiungere nuovi partner e investitori.
    L’81% degli intervistati prevede, inoltre, un aumento della spesa per i viaggi d'affari. Sebbene questo aumento sia in parte attribuito all'aumento dei costi delle compagnie aeree e degli hotel, i travel manager sottolineano anche come i viaggi di lavoro siano riconosciuti come uno strumento per aumentare le vendite, pertanto è necessario un budget maggiore per raggiungere gli obiettivi.

    L’Assemblea dei soci di AIDIT – l’Associazione italiana distribuzione turistica, aderente a Federturismo Confindustria – ha eletto Domenico Pellegrino presidente dell’Associazione per il quadriennio 2022/2026.

    L’estate 2022 ha registrato un boom di viaggi in treno, secondo i dati di Trainline le prenotazioni segnano un +103% di passeggeri in rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sui primi tre gradini del podio Milano, Roma e Firenze, appena fuori dalla top ten Parigi, unica città straniera in classifica. Oltre alle grandi città, le destinazioni di mare in Italia vedono come protagoniste Emilia Romagna, Liguria e Toscana: Rimini e Riccione sono sicuramente le predilette e più della metà dei passeggeri diretti nelle due località balneari per eccellenza viaggiano partendo da Milano. La classifica “marina” continua con La Spezia, Monterosso e Viareggio. Anche le destinazioni lacustri dimostrano di avere la propria fetta di pubblico: Como (+249% di viaggiatori rispetto al 2021), Peschiera del Garda e Desenzano del Garda/Sirmione sono le più apprezzate. Per quanto riguarda la permanenza, il 37% dei viaggiatori ha previsto un soggiorno da 1 a 3 notti, mentre solo il 21% ha raggiunto fino a 7 notti. Riccione (57%), Parigi (57%), Rimini (46%) e Napoli (30%) sono le destinazioni che registrano più prenotazioni per pernottamenti da 4 a 7 notti.

    Nonostante i venti di guerra e di crisi economica, gli investimenti immobiliari alberghieri a livello mondiale sono più che raddoppiati negli ultimi dodici mesi rispetto al 2020, sfiorando quota 70 miliardi di euro secondo i dati contenuti nel Rapporto 2022 sul mercato immobiliare alberghiero,
    In particolare, in Europa il mercato immobiliare alberghiero ha chiuso il 2021 con un fatturato di 21,2 miliardi di euro e si prevede un rialzo a 26,6 miliardi nel 2022. Trend confermato anche in Italia con un fatturato 2021 di 2,5 miliardi di euro che si prevede in aumento nel 2022 a 3,1 miliardi.
    In Europa gli investimenti hanno interessato, nel corso del 2021, strutture ricettive per un valore immobiliare complessivo di 16,8 miliardi di euro. Le principali transazioni hanno riguardato immobili di differente livello, da due a cinque stelle lusso, con una quota di maggioranza rappresentata dagli hotel quattro stelle. In Italia le transazioni rilevate nel 2021 e nei primi mesi del 2022 confermano l’interesse degli investitori, anche stranieri, per ambiti localizzativi d’eccellenza e spesso iconici. Le operazioni hanno riguardato circa 76 strutture ricettive a tre, quattro e cinque stelle, per un totale complessivo di oltre 11.400 camere.

    Quest’estate, è previsto un boom dei viaggi ‘on the road’ in Europa secondo KAYAK.it, il suo ‘Road Trip Index 2022’,il principale motore di ricerca viaggi al mondo, le ricerche di auto a noleggio stanno superando i livelli del 2019 per il periodo estivo di quest’anno, con un’impennata del 162%, in media, in tutta Europa e di circa il 230% nella sola Italia. Il drastico aumento dei prezzi del carburante, le crescenti preoccupazioni per il cambiamento climatico e la persistente preferenza per la privacy piuttosto che per i luoghi affollati sono tutti fattori che influenzano le tendenze di viaggio di quest’anno, facendo sì che molti viaggiatori si interroghino su quale sia la migliore destinazione per un’avventura on the road nel 2022.
    Sono stati analizzati e classificati 33 Paesi europei in base a 24 criteri individuali. Questi sono stati poi raggruppati in 5 tipi di viaggio on the road: Budget, Sostenibilità, Campeggio e attività all’aperto, Comfort e infrastrutture e Natura e luoghi di interesse. Ciò consente ai viaggiatori di personalizzare il proprio viaggio in base a ciò che è più importante per loro. I Paesi in cima alla classifica per i cinque tipi di viaggio on the road sono: Paesi Bassi (Sostenibilità), Serbia (Budget), Francia (Campeggio e attività all’aperto, Natura e luoghi di interesse) e Svizzera (Comfort e infrastrutture).

    Un totale di 573 accordi è stato annunciato nel settore del travel durante il primo semestre. Un aumento anno su anno del 3,1% rispetto ai 556 accordi annunciati nel primo semestre 2021, rileva GobalData.
    L’attività in termini di operazioni è migliorata dell’11,7% e dell’11,9% su base annua in Europa e Nord America nel primo semestre 2022. Al contrario, Asia-Pacifico, Medio Oriente, Africa e Sud e Centro America hanno registrato rispettivamente un calo del 10,2%, del 20,8% e del 7,1%.
    Allo stesso modo l’attività è migliorata in diversi mercati globali. Il volume degli affari è, per esempio, aumentato nei mercati di Stati Uniti, Regno Unito, India, Spagna e Germania rispettivamente del 12,8%, 16,1%, 20,8%, 33,3% e 41,2%. Nel frattempo, mercati come Giappone, Cina, Australia, Francia e Corea del Sud hanno registrato cali rispettivamente dell’11,1%, 11,1%, 25%, 5% e 12,5% del volume degli affari.

    Un totale di 418 milioni 580 mila di presenze e un fatturato complessivo di 31 miliardi 878 milioni di euro per il comparto balneare nazionale nell’estate 2022 secondo le previsioni  dell’indagine Panorama Turismo – Mare Italia dell’Osservatorio di Jfc
    Entrambi i dati sono in forte crescita sul 2020 e sul 2021, ma soprattutto sono tornati ai livelli del 2019 (411 milioni 890 mila presenze e 31 miliardi 857 milioni di fatturato).
    Nello specifico assistiamo a un bel balzo rispetto alla stagione estiva 2021 (quindi nell’era during Covid-19), anno nel quale si sono registrate complessive 338 milioni 382 mila presenze e un aumento ancora più forte rispetto alla stagione estiva 2020 (quindi in piena era Covid-19), nella quale erano 316 milioni 21 mila. Per quanto riguarda il fatturato c’è un deciso incremento rispetto all’estate 2021, quando è stato pari a 25 miliardi 605 milioni di euro e ancora più significativo rispetto al 2020, quando è stato pari a 22 miliardi 879 milioni.