“L’ipotesi di insediare nel bacino termale euganeo un Centro di Identificazione ed Espulsione per immigrati rischia di penalizzare oltremodo un delicato equilibrio locale e turistico nel quale gli aspetti di carattere ambientale e ‘contestuale’ rivestono un’importanza fondamentale.” Cosi ha commentato Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di Federterme, circa la possibile realizzazione di un CIE nei locali dell’ex caserma Primo Roc ad Abano Terme.

“Pur comprendendo la necessità di individuare nuove strutture che possano supportare il progetto Sicurezza del Governo, - ha continuato Jannotti Pecci - “ritengo che collocarne una proprio alle porte della città di Abano, significherebbe infliggere al territorio ed alle sue attrattività un danno d’immagine difficilmente compensabile.”

“Quella euganea, infatti, è una delle realtà termali maggiormente importanti per il nostro Paese, particolarmente nota sia in Italia che all’estero, oltre che per la bontà e salubrità delle sue cure termali, per la tranquillità e l’intrinseca bellezza dei suoi comuni.”

Il Presidente di Federterme, al termine delle sue dichiarazioni, ha confermato il pieno appoggio all’Associazione che riunisce le aziende termali euganee ed alla Sezione Terme e Turismo di Unindustria Padova, augurandosi che giungano presto, dalle sedi competenti, comunicazioni ufficiali in grado chiarire definitivamente, ed in senso positivo, la questione.

Roma 27 giugno 2008

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