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"I have a dream!" diceva Martin Luther King e, molto più modestamente, lo diciamo anche noi di Assotravel. Abbiamo un sogno pratico, piccolo, normale: che l'Associazione delle compagnie aeree (IATA)
collabori, dialoghi, "lavori" realmente con quello che resta il proprio
principale canale di vendita e cioè con le agenzie di viaggio. Invece
la IATA sembra una torre d'avorio con cui anche solo per
"parlare" occorre seguire un percorso accidentato, quasi iniziatico,
dove gli agenti di viaggio sono "ammessi" con una pura funzione
ancillare. Siamo d'accordo che ci sono dei rapporti di forza da
rispettare, nessuna illusione per carità: la "consistenza" delle
compagnie aeree come aziende è indiscutibile rispetto alle
agenzie di viaggio, ma molto si può fare per produrre di più, specie
quando si parla di 3,8 miliardi di dollari di perdite come riportato in
questi giorni dalla stampa.
Quando poi ci riferiamo all'Italia e quindi alla IATA Italia tutto subisce un'accentuazione. Ci riferiamo in particolare al tema delle fideiussioni e del recentissimo annuncio dell'ultimo istituto assicurativo che le prestava di rinunciare a tale posizione, che immaginavamo privilegiata
Da un lato ci chiediamo se la IATA Italia si stia attivando, convocando i principali gruppi assicurativi italiani e segnalando questa opportunità di business, al fine di favorire la transizione dei suoi partner privilegiati (gli agenti di viaggio) da Mondial ad altro servizio di fideiussione assicurativa senza interruzione della capacità di bigliettare (nell'interesse stesso delle "consistenti" compagnie aeree che compongono IATA Italia).
Allo stesso modo ci chiediamo se non sia possibile intervenire su un tema tanto influente rivedendo alcuni aspetti contrattuali che obbligano alla copertura fideiussoria le assi
Ma
soprattutto: siamo proprio sicuri che non ci sia qualcosa che non va in
questo sistema? Siete proprio sicuri che sia normale assistere alla
fuga delle assicurazioni da questo settore. Le
assicurazioni ...assicurano... non è un gioco di parole, è solo un
problema di incidenza del rischio in base al quale si determinano i
premi. In altre parole se pure fossimo su percentuali alte di sinistri
e quindi di mancati pagamenti alla IATA avremmo costi elevati, ma non la fuga da questo settore.
Come Assotravel ci
stiamo attivando per rinvenire condizioni di favore per i nostri
associati presso istituti bancari e presso una società assicuratrice,
sperando di poter presto dare buone notizie alle imprese, ma il
problema è senz'altro strutturale.
Andrea Giannetti, Presidente Confindustria Assot
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Il Direttore
Francesco Granese |
Per poterci contattare
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Assotravel
Viale Pasteur, 10 00144 Roma Tel 06.5903666 - Fax 06.23311959 sito web: www.assotravel.it email: assotravel@assotravel.it |