Ad oggi l’industria del turismo ha perso 70 miliardi di euro ed è bene evidenziare che le caratteristiche strutturali del mercato turistico non consentiranno di recuperare tali perdite nel breve termine - dichiara la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - pertanto se non si interverrà adeguatamente e in fretta sarà a rischio la tenuta stessa di tutta l’industria turistica.
Per tenere in vita l’offerta, gli imprenditori di Federturismo chiedono sì di ristorare adeguatamente le imprese tenute chiuse per decreto, ma soprattutto chiedono un piano di ripresa di medio lungo periodo che abbia al centro finanziamenti a lungo termine a tutte le filiere coinvolte più pesantemente lanciando l’idea di un bond ventennale turismo con garanzia dello Stato che consenta alle imprese di guardare avanti.
Servono sgravi fiscali e ammortizzatori sociali da estendere a tutto il 2021; un aiuto per la riqualificazione delle strutture, ma soprattutto una semplificazione amministrativa per poter competere a livello internazionale.
L’assenza di turisti stranieri ha, tra l’altro, messo in ginocchio le attività di Tax Free Shopping per il quale è necessario che venga rivisto il limite del minimum spending come negli altri Paesi europei.
Abbiamo bisogno di tornare presto a viaggiare e per questo oltre ad una accelerazione della campagna di vaccinazione auspichiamo in una riapertura coordinata del traffico internazionale sulla base di corridoi turistici sul modello delle crociere e attraverso l’adozione di protocolli condivisi.
Sono tutte proposte realizzabili che necessitano solo di essere messe in cantiere in tempi brevi per la sopravvivenza stessa del turismo: un settore assolutamente trasversale in cui nessuno dei suoi segmenti può essere dimenticato ed escluso dalle misure di supporto.
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Roma, 20 gennaio 2021