La Camera ha approvato la maxi-manovra da 40 miliardi che passa ora all'esame del Senato. Per le attività turistiche arriva un altro mezzo miliardo, dall’esonero Imu per alberghi e stabilimenti fino alla formazione degli operatori con 1 milione per il turismo esperienziale. E se vengono estesi anche gli interventi a sostegno della cultura, all’ultimo spuntano – questa volta nel decreto Milleproroghe ancora atteso in Gazzetta Ufficiale – i ‘Cinema bond’ dell’Istituto Luce.
A rimanere fuori al momento, tra le richieste ricorrenti, il settore del wedding e degli eventi – penalizzato dal calcolo sul solo mese di aprile degli indennizzi – e lo sci, che dovrebbe essere in cima alla lista dei nuovi ristori.
Ma è il lavoro la scommessa e il rischio più grande per l’esecutivo: le 12 settimane aggiuntive di Cig Covid scadono a fine marzo per chi le ha usate senza interruzioni. E lo sblocco dei licenziamenti (vietati per un anno intero) rischia di creare una valanga di disoccupati. Per questo già nel testo base c’era la proroga dello sconto del 30% dei contributi nel Mezzogiorno e un nuovo piano di decontribuzione per l’assunzione di giovani e donne.
Un pacchetto rafforzato nel passaggio parlamentare con 50 milioni per il rientro delle neo mamme al lavoro, con il ritorno dell’assegno di ricollocamento anche per i percettori di Naspi, i contratti di espansione e l’avvio di un nuovo programma GOL per l’inserimento di lavoratori disoccupati e di beneficiari del reddito di cittadinanza.
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