Secondo l’istituto Demoskopika nel solo mese di agosto si è registrato un calo pari a circa il 70%, con un decremento di 3,6 milioni di turisti stranieri e una contrazione della spesa di quasi 2 miliardi di euro, rispetto allo scorso anno in cui ci sono stati oltre 5 milioni id viaggiatori stranieri che hanno scelto di trascorrere le vacanze in Italia generando oltre 37 milioni di pernottamenti nel sistema alberghiero ed extra-alberghiero del Belpaese con una spesa di circa 4 miliardi di euro.
Dai dati rilevati da Demoskopika emerge che, al netto dell’osservanza del distanziamento sociale tanto ricercata dai turisti quanto poco praticata, circa 6 italiani su 10 di chi ha dichiarato di andare in vacanza, ha scelto località balneari principalmente in Sicilia, Puglia, Calabria, Emilia-Romagna e Sardegna. A seguire nelle indicazioni dei vacanzieri anche la montagna e le città d’arte. Non vi è dubbio, che, in proporzione le città d’arte hanno subito maggiormente il crollo del settore soprattutto per la rilevante contrazione del turismo internazionale. Alcune nostre elaborazioni – su dati di Banca d’Italia – stimano in circa 2,7 milioni gli stranieri che hanno rinunciato ad un soggiorno nelle città d’arte del Belpaese tra luglio e agosto.
Inoltre cinquantamila imprese del settore rischiano il fallimento a causa della perdita di solidità finanziaria, con una contrazione del fatturato di almeno 12 miliardi di euro che sí ripercuoterà sul mercato del lavoro con una perdita diretta di ben 220mila posti la cui metà è concentrata nei sistemi turistici del Nord Italia a cui va aggiunto l’intero indotto”.
( Per maggiori informazioni: www.demoskopika.it)