Il Consiglio dei Ministri ha approvato “salvo intese” il testo del decreto semplificazioni, un intervento organico volto a semplificare i procedimenti amministrativi, eliminare/velocizzare gli adempimenti burocratici, digitalizzare la pubblica amministrazione, sostenere la green economy e l’attività di impresa. Un ampio spazio è stato dedicato a ferrovie, porti e aeroporti.
I grandi nodi vengono sciolti, ma la discussione sulle opere da sbloccare sembra destinata a tenere ancora banco, anche perché l’elenco – che dovrebbe includere tra le 40 e le 50 opere – non entra nel testo del decreto e ci sarà tempo fino a fine anno per nominare i commissari.
Lato trasporti le risorse previste ammontano a 200 miliardi: sul totale dello stanziamento 113 miliardi sarebbero destinati alle ferrovie con nodi urbani, 54 a strade e autostrade, 20,8 al trasporto rapido di massa delle città metropolitane, 5,1 miliardi ai porti e 3,1 miliardi agli aeroporti. Inoltre, si velocizzano anche le valutazioni di impatto ambientale e la banda ultralarga.
(Per maggiori informazioni: http://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-54/14869)