Nel solo mese di marzo, gli aeroporti italiani hanno perso oltre 11,5 milioni di passeggeri con una flessione del traffico che, da alcune settimane, si è assestata complessivamente ad un sostanziale -100%. Secondo le previsioni effettuate prima dell’emergenza sanitaria, il traffico in Italia avrebbe dovuto raggiungere, alla fine del 2020, la quota di circa 200 milioni di passeggeri. Le attuali stime invece, dicono che l’anno in corso potrebbe chiudersi con una perdita di 120 milioni di unità rispetto alle previsioni.
I gestori aeroportuali stanno vivendo oggi una crisi senza precedenti con una previsione di contrazione del fatturato per il 2020 di circa 1,6 miliardi di euro, continuano a sostenere oneri incomprimibili, che possono arrivare anche fino all’85% dei costi. Uno scenario che, secondo l’associazione “ha costretto gli aeroporti a richiedere la cassa integrazione per oltre 10mila lavoratori, ossia per più del 95% dei dipendenti. La crisi sta avendo un impatto fortissimo sulla liquidità dei gestori che senza adeguate misure di sostegno da parte del governo rischia di compromettere la capacità di investimento degli aeroporti, che solo nel 2020 prevedevano di investire più di 1 miliardo di euro.
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