Secondo i dati presentati durante l’8^ edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano nel 2019 l’e-commerce dei viaggi cresce del 9% e raggiunge i 15,5 miliardi di euro (trainato dal mobile con un +32%), ma cresce anche il mercato complessivo con l’83% delle agenzie che registra un fatturato in sviluppo rispetto al 2018 e un segmento tradizionale come quello dei principali TO che fa segnare un +7%.
Se sono anni che l’e-commerce assicura tassi di crescita vicini alla doppia cifra, nel 2019 anche i canali distributivi ‘tradizionali’ dimostrano di aver saputo reagire alla crisi.
Internet è sempre più partner fondamentale nell’organizzazione dei viaggi degli italiani. Il 97% del campione lo ha utilizzato nelle fasi di ispirazione e ricerca e l’85% per prenotare l’alloggio della vacanza principale organizzata nel 2019. Il canale digitale rimane il preferito per gli acquisti dei turisti che hanno accesso a Internet: vi transitano l’88% delle prenotazioni per gli aerei, l’86% per l’auto a noleggio, l’83% per i treni. Per le attività in destinazione rimane prevalente l’acquisto di persona sul posto (per il 63% dei turisti) ma il 57% fa anche ricorso a internet per prenotare musei, tour, ristoranti. Tra i metodi di pagamento, si conferma l’uso del contante, che viene impiegato per il 51% delle transazioni di attività esperienziali, contro il 27% di alloggio e trasporto.
Per la mobilità in destinazione inizia a prendere piede anche l’utilizzo di soluzioni alternative: l’11% dei turisti italiani si è affidato a soluzioni di sharing mobility.
Lo smartphone viene utilizzato dal 90% dei turisti nelle varie fasi del tourist journey, in particolare per la ricerca di informazioni (71%), l’acquisto di servizi prima del viaggio (33%) e la condivisione sui social e tramite recensioni (33%). Le app più utilizzate sono quelle per la ricerca e prenotazione di ristoranti (41%) e guida della località e del territorio (35%).
Gli italiani confermano un forte attaccamento per il retail fisico (adv e consulenti di viaggio), cui si è rivolto 1 italiano su 3 (33%).
Le motivazioni per cui ci si rivolge a esperti sono principalmente per avere maggior sicurezza di trovare le informazioni corrette (18%) e ricevere assistenza adeguata in fase di pianificazione (17%). Un dato che potrebbe stupire, ma anche questo in linea con gli anni passati, riguarda la segmentazione per fasce d’età degli utenti delle agenzie. Già da un paio di anni le evidenze mostrano come siano i giovani, in particolare nella fascia 25-34 anni, ad apprezzare maggiormente il supporto di esperti nella scelta e pianificazione della vacanza.
Così come nel caso delle strutture ricettive nel 2019 le quote di prenotazione dirette, risultano essere il 49% del totale delle prenotazioni, in leggera crescita rispetto agli anni precedenti grazie alle attività di fidelizzazione dei clienti.
( Per maggiori informazioni: www.osservatori.net)