Il 48% dei turisti negli ultimi due anni ha scelto almeno un viaggio motivato  dalla curiosità di degustare i prodotti locali e di scoprire i luoghi di produzione - dichiara il Presidente di Federturismo Gianfranco  Battisti -  spendendo in turismo enogastronomico circa un terzo del suo budget.

Il cibo è vissuto, a livello internazionale, sempre più come cultura ed esperienza da condividere, attraverso la quale entrare in contatto con un luogo, in  modo più immediato. Per questo le destinazioni turistiche hanno compreso l’importanza di riadattare la propria offerta sviluppando visite nelle aziende agricole e vitivinicole, organizzando festival ed eventi enogastronomici, tour e itinerari del gusto.

FICO, il più grande parco agroalimentare al mondo con un occhio alla sostenibilità  che ha aperto i battenti  a Bologna e che si stima accoglierà  tra i 4 e i 6 milioni di visitatori l’anno, rappresenta una straordinaria occasione per movimentare flussi turistici non solo in Emilia Romagna ma in tutta Italia e per far conoscere attraverso la valorizzazione della cultura enogastronomica del nostro Paese non solo le produzioni locali d'eccellenza, la loro lavorazione, le nostre tradizioni, ma anche la storia del territorio e il nostro saper fare.

Il 48% dei turisti negli ultimi due anni ha scelto almeno un viaggio motivato  dalla curiosità di degustare i prodotti locali e di scoprire i luoghi di produzione - dichiara il Presidente di Federturismo Gianfranco  Battisti -  spendendo in turismo enogastronomico circa un terzo del suo budget.

Il cibo è vissuto, a livello internazionale, sempre più come cultura ed esperienza da condividere, attraverso la quale entrare in contatto con un luogo, in  modo più immediato. Per questo le destinazioni turistiche hanno compreso l’importanza di riadattare la propria offerta sviluppando visite nelle aziende agricole e vitivinicole, organizzando festival ed eventi enogastronomici, tour e itinerari del gusto.

FICO, il più grande parco agroalimentare al mondo con un occhio alla sostenibilità  che ha aperto i battenti  a Bologna e che si stima accoglierà  tra i 4 e i 6 milioni di visitatori l’anno, rappresenta una straordinaria occasione per movimentare flussi turistici non solo in Emilia Romagna ma in tutta Italia e per far conoscere attraverso la valorizzazione della cultura enogastronomica del nostro Paese non solo le produzioni locali d'eccellenza, la loro lavorazione, le nostre tradizioni, ma anche la storia del territorio e il nostro saper fare.

 

 

 

Per maggiori informazioni: b.ongaro@federturismo.it