Il turismo deve essere considerato finalmente un'industria e come un'industria deve essere governato, con un piano strategico preciso e di ampio respiro che permetta di capire come si evolve la domanda e di conseguenza come deve essere configurata l'offerta e soprattutto per combattere ad armi pari con i competitor, ha dichiarato il Presidente di Federturismo Gianfranco Battisti in un'intervista del 17 settembre all’Ansa. E in questo piano di sviluppo è fondamentale l'accessibilità delle mete proposte ed è vitale che turismo e trasporti lavorino affiancati e integrati. E, anche se ha preso il timone della Federazione da Renzo Iorio in una delle estati più positive che il turismo italiano ricordi, promette che non riposerà sugli allori dato che la strada da fare è ancora tanta.
"E' stata un'estate molto positiva e a seguito della crisi del mercato nordafricano c'è stato quel fenomeno di ridistribuzione dei flussi internazionali in Italia, Spagna, Croazia, Grecia che venivano percepite come destinazioni più sicure. E poi in Italia c'è stato un aumento della domanda, anche interna, che si è spostata anche sulle cosiddette città minori che hanno vissuto quindi un'opportunità. E ora arriva il piano strategico del turismo.
"C'è grande aspettativa - spiega Battisti - perché un Paese come l'Italia non può prescindere da un indirizzo. Come in una grande industria deve avere un piano da qui a 5-10 anni. La cosa che ho molto apprezzato è che di fatto questo piano ha capovolto la dinamica: è partito dal basso coinvolgendo tutto il territorio anche imprese e operatori sul campo. E tra i vari obiettivi ha quello anche quello che io auguro, e cioè stimolare nuove forme di imprenditorialità, perché se cresce l'impresa cresce il lavoro".
Altro punto chiave per il turismo secondo Battisti è la riforma del Titolo V: "Troppi enti a vario titolo hanno competenze sul turismo (sono circa 13 mila) quando invece è necessario sul modello dei competitor avere una governance unica, di indirizzo, di visione strategica. Andare all'estero come regione, addirittura come provincia lo trovo una dispersione, andare come sistema paese che può spendere le proprio destinazioni anche legandole a dei grandi eventi quella è la strada giusta. Ad esempio l'Expo oppure Roma 2024, che a mio giudizio è un'occasione che la Capitale e tutta l'Italia non deve perdere".
Battisti si concentra anche molto sul tema dei trasporti. "Non ci sarà uno sviluppo del turismo - dice - se non garantiamo l'accessibilità, che è la chiave. E in questo piano strategico c'è un ruolo importante del Ministero dei Trasporti anche per aumentare la delocalizzazione e favorire i collegamenti verso le destinazioni minori non solo attraverso il treno, perché sempre più si deve ragionare in una logica di integrazione modale.
Qualcosa stiamo facendo noi di Ferrovie. Faccio un esempio: Perugia, una destinazione bellissima che vale 5 milioni di turisti non era collegata con gli hub fondamentali dell'Alta velocità. Abbiamo fatto in modo che ci fosse un collegamento veloce con un unico biglietto tramite dei bus veloci dedicati (i FrecciaLink). Abbiamo avuto un successo pazzesco: quattromila persone in poco più di due mesi dando un forte impulso anchealla domanda turistica. Lo stesso successo a Matera con ben cinquemila persone. E poi altre iniziative come i 74 nuovi collegamenti con destinazioni a vocazione turistica. Bisogna portare i turisti a vedere tutte le bellezze d'Italia, bisogna fare fermate straordinarie, collegamenti ad hoc. Trasporto e turismo devono lavorare insieme, è fondamentale che siano un'unica grande realtà anche con delle operazioni di co-marketing. Come sulla riviera romagnola dove gli operatori rimborsavano il biglietto del treno a chi soggiornava per una settimana".
"Le Olimpiadi a Roma? Sono un'opportunità da non perdere assolutamente". "E' indubbio il fatto che Roma abbia in questo momento delle priorità, come il ripristino dell'ordine, di alcune attività fondamentali ed essenziali ma le Olimpiadi sono una grande chance di rilancio per questa città, non solo occupazionale ma anche di visibilità. E non saranno un fattosolo romano così come è avvenuto per l'Expo, che alla fine ha portato 22 milioni di visitatori. All'estero non abbiamo venduto solo Milano, ma tutta l'Italia. E così non venderanno solo Roma ma tutto il sistema paese perché grazie ai collegamenti veloci porteremo chi verrà per i Giochi a Firenze,a Napoli etc etc. Insomma sarà un mondo che si apre e darà opportunità pazzesche.
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