I dati consuntivi di agosto, registrati dall’Osservatorio di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, confermano le prime anticipazioni sull’andamento del mese clou delle vacanze.
Il mercato alberghiero in agosto, nel mese clou delle vacanze ha segnato, rispetto al 2012, un’inversione di tendenza sia sul risultato mensile sia sul progressivo annuo.
A tal riguardo , da gennaio al 31 agosto si registra un incremento di 5,6% del Tasso di Occupazione Camere rispetto all’analogo periodo 2012.
Il Ricavo Medio per Camera Occupata – ancora ben al disotto del livello pre-crisi – segna un +2,3%. L’andamento positivo dei due indici ha generato un RevPar di € 84,93 distanziando il risultato dello scorso anno di 8 punti percentuali.
Interessante è la scomposizione per categoria: i tre indici nel segmento lusso mantengono il segno positivo, mentre nel segmento dei 4 e 3 stelle le politiche aziendali adottate hanno privilegiato una flessione dei prezzi praticati per stimolare la domanda realizzando rispettivamente una variazione positiva del RevPar del 6,2% e 0,3%.
Un caso particolare su cui riflettere è quello rappresentato da Torino che, nel solo mese di agosto, ha evidenziato una crescita del TOC pari al 35% aggiudicandosi il maggior incremento rispetto alle altre piazze italiane.
“Il segnale che arriva da Torino, dove l’organizzazione dei World Masters Games ha portato ad un risultato positivo a due cifre, è fondamentale. Il settore, come emerge dai dati del nostro Osservatorio, mostra un’inversione di tendenza con l’avvio di un lento cammino di ripresa. Una situazione che conferma l’attrattività del Bel Paese, ma che – dichiara Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – non risolve i problemi dei bilanci delle imprese segnati ormai da 5 anni di gravissima crisi. I tempi della ripresa rischiano di essere troppo lunghi, attendere il mercato non basta, è necessario agire creando stimoli sempre nuovi che ci permettano di bruciare le tappe del rilancio. Torino conferma la capacità degli eventi – ben gestiti – di stimolare la domanda anche al di fuori del tradizionale circuito arte, cultura, paesaggio. Gli eventi stessi sono un potentissimo moltiplicatore di attrattività che abbiamo la necessità di attivare e di coordinare attraverso una programmazione organica delle manifestazioni, per restituire rapidamente linfa al settore ed all’economia. Penso in primis all’Expo che deve diventare un “evento-paese” in grado di diffondere valore su tutto il territorio e a seguire tutte quelle iniziative che si sviluppano a livello territoriale e che troppo spesso trovano collocazione solo nell’area in cui vengono ospitate.”
Roma, 26 settembre 2013
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