Dal ‘Rapporto sul turismo 2017, realizzato da Unicredit in collaborazione con il Touring Club Italiano, emerge l’ingresso della Cina nella top ten dei mercati emissori. Un’industria, quella dei viaggi, che dà lavoro a 2,7 milioni di persone e che nel 2016, valeva 70,2 miliardi di euro, il 4,2% del Pil, che salgono a 172,8 se si considera l’intero indotto. Con 50,7 milioni di visitatori il nostro Paese si posiziona al quinto posto tra quelli più visitati al mondo dopo Francia, Stati Uniti, Spagna e Cina e registra tassi di crescita superiori ai propri vicini europei. 


Al primo posto nella classifica dei mercati emissori resta stabile la Germania con quasi 53,3 milioni di presenze su 196,2 totali, ma per la prima volta entra nella top ten la Cina, all’ottavo posto con 5,8 milioni di presenze e uno share del 7,3% sul totale. 

Procede, di pari passo, anche la riqualificazione del patrimonio ricettivo della Penisola: se il 46,3% delle strutture è rappresentato dai tre stelle, in cinque anni il numero degli alberghi a una stella è sceso del 22,9% e quali a due stelle sono calati dell’11,1%. Si arricchisce, invece, il portfolio di strutture di lusso: gli hotel a cinque stelle sono saliti dal 362 del 2000 ai 442 del 2015, con un balzo del 22,1%.

(Per maggiori informazioni: www.unicredit.itwww.touringclubitaliano.it)