“Le imprese del sistema Federterme hanno retto meglio di altri settori produttivi al morso della crisi economica – ha dichiarato il Presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci, all’Assemblea odierna della Federazione - ed hanno mantenuto il loro impegno in investimenti di ammodernamento ed innovazione tecnologica, contribuendo ai risultati positivi registrati nei territori termali di 170 comuni, in 20 regioni, al Nord, al Centro e al Sud, occupando 16000 addetti diretti e circa 60000 indiretti. Dall’indagine di Federterme “Andamento del settore termale nel periodo 2007-2008” – curata dal prof. Nicola Quirino e resa nota oggi -emerge anche l’alto tasso di femminilizzazione delle attività termali con un valore 58, per Dirigenti ed Impiegati, rispetto ad un valore 52 per l’intera economia, mentre per le qualifiche Operai ed Assimilati i valori sono rispettivamente 64 e 33.”Si può affermare che il settore termale ha anticipato una tendenza che stenta ancora ad affermarsi in altri comparti!”
“Molto positiva – ha proseguito Jannotti Pecci – soprattutto l’intesa raggiunta tra Stato e Regioni, il 24 ottobre scorso, in materia di “Patto per la salute” ed il riconoscimento del ruolo delle cure termali, espresso sia dal Ministero del Welfare che dalle Regioni, all’interno dei livelli essenziali di assistenza nello schema di DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) sui Livelli essenziali di assistenza (LEA) con buone prospettive di proiettare i risultati positivi raggiunti con l’ Accordo per il 2008/2009 anche sulle esigenze di consolidamento per il 2010/2011”
Ai lavori dell’Assemblea annuale 2009 sul tema “ il sistema termale italiano: un nuovo modello di Welfare per l’Europa” hanno partecipato il Vice Presidente del CNEL Vittorio Fini che ha sottolineato il “Ruolo della Federterme per il contributo assicurato alla crescita della competitività del sistema attraverso un accresciuto ruolo dei servizi”, il Vice Presidente del Parlamento europeo Gianni Pittella che ha espresso apprezzamento e sostegno alle iniziative progettate da Federterme e manifestato il proposito di realizzare con il Parlamento e la Commisssione Ue un’iniziativa per promuovere una politica del termalismo a livello europeo ed una Direttiva per la libera circolazione dei curandi e lo sviluppo del termalismo sociale. Anche l’on. Massimo Vannucci, Presidente degli Amici del termalismo al Parlamento italiano ha confermato il proposito di sostenere in sede parlamentare una revisione della vigente legge di riforma (323/2000) per adeguarla alle mutate esigenze del settore perché la ricerca termale svolta dalla Fondazione per la ricerca scientifica termale è fondamentale per la crescita del termalismo, per la qualificazione del Servizio sanitario nazionale, per il riequilibrio delle aree interne dove sorgono stabilimenti termali.
Per il prof. Giampaolo Galli, Direttore Generale di Confindustria, il termalismo svolge un ruolo specifico insostituibile e crescente nel sistema di welfare italiano, come è stato ribadito anche dalla recente Conferenza europea dei servizi alla persona indicando la capacità di realizzare investimenti sostenibili e di creare occupazione.
Per la dottssa Nadia Garuglieri, in rappresentanza del Coordinamento degli Assessori regionali alla Sanità “il recente Accordo sulle tariffe per le prestazioni termali convenzionate con il SSN per il biennio 2008/2009 è stato reso possibile dalla realistica volontà condivisa di tenere sotto controllo la spesa sanitaria, anche quella termale, riconoscendo nel contempo il ruolo e gli spazi di crescita per la prevenzione e la riabilitazione.”
Per il Sottosegretario al Welfare On.le Francesca Martini il settore termale ha pagato senza colpa il prezzo degli effetti di una gestione scellerata della spesa pubblica ma la tendenza si è invertita riconoscendo i comportamenti virtuosi realizzati dal sistema termale per il contributo sostanziale al riequilibrio.
Nuove prospettive positive si aprono per il termalismo per il contributo alla prevenzione e alla riabilitazione ma soprattutto dalla individuazione di nuovi percorsi che diano risposte concrete alle nuove sfide della longevità e di nuovi stili di vita non solo per gli anziani ed il termalismo deve saper dimostrare di avere risposte pronte, concrete, innovative ed efficaci alla nuova volontà del Servizio sanitario nazionale d’investire proprio sul termalismo terapeutico e sul benessere termale in senso ampio.
Il Governo ha inteso confermare il ruolo del termalismo nei livelli essenziali di assistenza, nella prospettiva del consolidamento anche dei risultati del recente Accordo sulle tariffe del 29 luglio scorso, innovativo per gli aspetti relativi alla scheda sanitaria termale, perché il sistema termale ha saputo – anche attraverso la Fondazione per la ricerca scientifica termale - trovare risposte convincenti alle esigenze di rinnovamento del sistema di welfare italiano”
Roma, 27 ottobre 2009
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