Le Associazioni di categoria, rappresentative dell'intero comparto del turismo organizzato, hanno istituito un tavolo di confronto volto a verificare le possibili azioni da avviare nei confronti di British Airways e, più in generale, delle compagnie del gruppo IAG, con riguardo alla decisione di addebitare, dal 1° giugno, un ADM del 5% in caso di utilizzo delle carte di pagamento e di credito aziendali per l’acquisto della biglietteria aerea IATA.
Nei giorni scorsi le Associazioni hanno chiesto alla compagnia un incontro urgente per discutere della questione ma, ad oggi, British Airways non ha fornito alcun riscontro. Il comportamento del vettore è censurabile anche sotto il profilo delle modalità con le quali lo stesso ha provveduto a comunicare al mercato tale novità, essendosi limitato a pubblicare sul proprio sito l'informazione, ricevuta poi "last minute" - ossia a ridosso dell'entrata in vigore della policy - da Agenti di viaggio e Tour operator.
ASTOI, AIDIT, ASSOVIAGGI, FIAVET e FTO, raccolto il malcontento dei propri associati, si sono dunque attivate al fine di affidare un incarico ai propri legali volto a verificare la legittimità del comportamento del vettore, riservandosi all’esito ogni più opportuna azione nei confronti della compagnia, a tutela del mercato e delle aziende aderenti. Analoghe azioni saranno eventualmente intraprese nei confronti di quelle compagnie che vorranno seguire la strada tracciata da British Airways.
In ogni caso, tutte le Associazioni coinvolte invitano i propri associati a valutare attentamente i risvolti fortemente penalizzanti dell'adozione di tale nuova politica commerciale da parte della compagnia.
(Per maggiori informazioni: www.astoi.com)