Sempre più viaggi nel 2025 secondo la ricerca Ticket to Travel 2025 di Marriott Bonvoy condotta su un campione di 21.374 adulti in dieci mercati in Europa, Africa e Medio Oriente (Emea) e su oltre 2mila viaggiatori in Italia.
Secondo i dati della ricerca, la stragrande maggioranza dei viaggiatori italiani farà altrettante o più vacanze nel 2025 rispetto al 2024.
La ricerca ha identificato anche diverse tendenze per il 2025. Le vacanze all’insegna del lusso e quelle all’insegna della scoperta del patrimonio culturale saranno i temi chiave del prossimo anno, mentre la spesa oculata sarà una considerazione fondamentale per molti italiani quando prenoteranno le loro vacanze, indipendentemente dal loro budget.
Sulla base dei dati emersi dalla ricerca, nel 2025, il 38% dei vacanzieri italiani prevede di fare più vacanze rispetto al 2024, quasi la metà (47%) farà lo stesso numero di viaggi del 2024 e si evidenzia come i viaggiatori italiani prenotino le loro vacanze in media tre mesi e mezzo prima della partenza e il 39% in genere prenota entro due mesi dalla partenza.
In relazione alle mete scelte, l’Europa è la principale meta scelta dagli italiani per le vacanze nel 2025 (65%), seguita dal Nord/Sud America (10%). Si prevedono in media 2 soggiorni nazionali, 2 a medio raggio e 1 a lungo raggio, più o meno in linea con le medie generali, ma che dimostrano come i viaggi nazionali siano destinati a rimanere.
Infatti, la destinazione più gettonata sarà l’Italia per il 33% degli italiani, seguita dalla Spagna (29%), poi dalla Francia (14%), dalla Grecia (12%), dal Portogallo (9%) e infine dalle Americhe (8%).
In termini di preferenze in materia di tipologia di alloggio, gli aspetti fondamentali sono: pulizia (96%) e sottolineata come molto importante per il 72%, posizione (91%) e molto importante per il 45% e prezzo (94%). Le priorità principali per i viaggiatori italiani sono “trascorrere del tempo di qualità con gli amici e la famiglia” (44%), seguito da “coccolarsi” (43%) e conoscere la destinazione e la sua cultura (39%).
La ricerca individua anche una serie di tendenze di viaggio emergenti o in crescita. Tra queste vi sono le ‘Heritage Holidays’ – vacanze all’insegna della ricerca delle proprie origini – ovvero i viaggi che si fanno per esplorare la storia e le radici della propria famiglia. Per quanto riguarda le vacanze alla scoperta delle origini familiari, il 33% degli italiani lo ha fatto in precedenza e lo stesso numero ha in programma di farlo l’anno prossimo o nel prossimo futuro. I viaggiatori più giovani – tipicamente la GenZ – sono i più propensi (69% di quelli di età compresa tra i 18 e i 24 anni), in base ai fattori chiave che spingono a “voler vedere dove sono vissuti e cresciuti i propri familiari” (39%) e a “quanto sia importante conoscere le origini della propria famiglia e capire com’era la loro vita” (37%).
Tra i trend emersi dalla ricerca anche quello detto bravecations, cioè la propensione dei viaggiatori a essere più coraggiosi quando vanno in vacanza e a provare esperienze che non farebbero a casa. Quasi sei viaggiatori italiani su dieci (59%) – al di sotto della media generale del 67% – affermano di essere più coraggiosi in viaggio. A tal proposito l’età gioca un ruolo importante: l’80% di coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 24 anni e tra i 25 e i 34 anni affermano di sentirsi più coraggiosi in vacanza e di fare cose che non avrebbero il coraggio di fare a casa, come provare cibi nuovi o insoliti o scalare montagne.
La ricerca mostra anche che, nonostante la pianificazione di un maggior numero di vacanze, gli italiani sono propensi a spese ridotte e cercano il miglior rapporto qualità-prezzo per le vacanze nel 2025, indipendentemente dal loro budget. Il fattore principale che incoraggerebbe chi sta considerando una vacanza a prenotarla è “ottenere un prezzo speciale” (54%). Gli amici e la famiglia sono i luoghi da cui è più probabile trarre ispirazione (44%), mentre il 34% lo fa dai social media.
I soggiorni in bassa stagione sono un altro modo popolare per rendere le vacanze più convenienti. Tre quarti degli adulti italiani (75%) hanno preso in considerazione l’idea di viaggiare durante la cosiddetta “shoulder season” e le ragioni principali sono il miglior rapporto qualità-prezzo (78%) e la minore affluenza di pubblico (65%).
In termini di sostenibilità, il 75% dei viaggiatori si preoccupa dell’impatto ambientale delle proprie vacanze, rispetto al 65% dello scorso anno. Il 12% lo fa sempre, il 28% la maggior parte delle volte, il 25% alcune volte e il 21% non lo fa mai. Inoltre, il 57% dei viaggiatori afferma che probabilmente sceglierà di non volare verso una destinazione nel 2025 per favorire l’impatto ambientale. Inoltre, il 45% ha indagato sulla sostenibilità del proprio alloggio quando ha prenotato l’ultima vacanza, un po’ al di sotto della media generale del 55% e più o meno in linea con la cifra dello scorso anno (47%).
Tra gli affluent travellers, sette viaggiatori italiani su dieci (70%) soggiornano in un hotel a 5 stelle quasi sempre. Nel 2025 andranno in viaggio in media 4.8 volte nei confini nazionali e 4.5 all’estero, totalizzando così più di 9 viaggi annuali. Sette viaggiatori italiani su dieci (70%) dichiarano che opterebbero per un viaggio verso una destinazione emergente con più probabilità se presente un brand di lusso. E il 45% afferma che non sceglierebbe una destinazione emergente se in quella località non fosse presente un hotel a cinque stelle.
Il tipo di servizio che preferiscono è la personalizzazione (essere riconosciuti appena rientrano in hotel, essere chiamati per nome o ricevere un pensiero personalizzato) per quasi la metà di loro (47%), seguita da un servizio discreto (39%) e dal fatto che il personale dell’hotel capisca e anticipi le esigenze con un servizio altamente personalizzato (37%).
Più di otto su dieci (82%) affermano che la sostenibilità è importante quando si tratta di hotel a cinque stelle – in primo luogo l’impegno verso la comunità locale nel rispetto del loro stile di vita, così come la conoscenza della loro cultura, generando occupazione e reddito nell’area (63%) seguito dal coinvolgimento degli ospiti in iniziative a sostegno della sostenibilità dell’ambiente naturale circostante l’hotel (50%).
Quando si tratta delle priorità di spesa non essenziale dei viaggiatori di lusso in Italia, i viaggi sono al primo posto (54%), seguiti da cene raffinate (47%) e tour privati (34%). Per quanto riguarda invece le priorità di spesa, il fine dining è al primo posto (41%). E quando si tratta di esperienze gastronomiche, una cena esclusiva è al primo posto (49%), seguita da una cena organizzata in un luogo unico (45%) come ad esempio in mongolfiera o su una spiaggia privata.
Mentre sono in vacanza, i viaggiatori italiani ritengono importanti i trattamenti benessere su richiesta; la possibilità di visitare la Spa in qualsiasi momento della giornata (49%), seguita dai trattamenti più recenti e all’avanguardia che nessuno ha ancora provato (37%) e da una profonda connessione con l’ambiente naturale, ad esempio una sorgente o una stanza del sale all’interno della struttura (36%).
(Per maggiori informazioni: https://www.marriott.com/it/default.mi)