Dei 197 miliardi a disposizione nel Recovery Plan per l’Italia solo 3 saranno dedicati al turismo e in più da dividere con la cultura.
Ci sentiamo offesi, mortificati e arrabbiati per l’ennesima beffa ai danni dell’industria del turismo italiana ancora una volta relegata a Cenerentola dell’economia del Paese, nonostante i 232 miliardi di euro di contributo al PIL pari al 13%, si legge in una nota di Federturismo Confindustria.
E’ sinceramente scandaloso come non si percepisca il valore aggiunto che questo settore potrebbe dare alla ripartenza del lavoro, dei territori e della stessa produzione industriale.
L’industria del turismo è un attivatore straordinario di decine di filiere manifatturiere in ogni segmento dell’economia ma questo fatto, scontato in tanti altri Paesi, sembra impossibile da far capire agli amministratori di turno italiani.
Che a questo punto la si smetta di prenderci in giro e si dica chiaramente ai 60 milioni di visitatori annui che l’industria del turismo non è una priorità per l’Italia.
Roma, 8 dicembre 2020