Secondo l'Osservatorio Bit che ha raccolto  una serie di dati, a seconda delle fonti, la perdita di turisti stranieri è calcolata tra i 29 milioni (Demoskopika/Statista) e i 31 milioni (Enit) e si tornerà ai livelli pre-Covid-19 solo nel 2023. Il tasto più dolente sarà forse il calo della spesa turistica, con una perdita stimata dall’Agenzia in circa 23 miliardi di euro. Sempre secondo Enit, l’interesse verso l’Italia rimane forte: a fine maggio si contavano già oltre 754 mila citazioni online sul tema “viaggio in Italia”, che hanno prodotto 207,1 milioni di interazioni.

Man mano che aumenta la sensazione di sicurezza, e che l’Italia si confermerà come uno dei Paesi che si sono ormai lasciati alle spalle la pandemia, è possibile che più viaggiatori internazionali del previsto decidano di tornare nel Bel Paese. Nel frattempo, molte speranze sono riposte nel turismo domestico. Un sondaggio di Comin & Partners sul turismo degli italiani nell’estate post-Covid rivela che il 61% degli italiani non rinuncerà alle vacanze estive. Di questi, la quasi totalità (93%) sceglierà l’Italia e lo farà principalmente per timori di tipo sanitario (34%). Ma ben un 41% lo farà soprattutto per motivi economici. Tra i tipi di vacanza preferiti trionfa il mare (54%) mentre la montagna viene scelta da una schiera comparativamente minore (16%) che comunque rappresenta un balzo rispetto al 5% del 2019. In effetti, vacanze all’aria aperta, viaggi di prossimità, sostenibilità e naturalità, oltre che la preferenza per sistemazioni di soggiorno alternative (dalle seconde case ai BnB) si profilano come tendenze abbastanza certe per la prossima estate.  Le Marche sono tra le regioni meglio posizionate per approfittare di una eventuale ripresa del turismo dell’estero, grazie anche al riconoscimento di destinazione Best in Travel di Lonely Planet per quest’anno

(Per maggiori informazioni:www.bit.fieramilano.it)