Il 15,5% delle imprese italiane a rischio  fallimento - addirittura il 18,9% nel settore turistico - nel caso in cui si dovessero verificare nuove ondate di Covid19, con ulteriori lockdown che potrebbero durare fino a sei mesi secondo quanto dichiarato dagli analisti di Cerved Rating Agency  nello  studio “Evolution and impacts of the Covid-19 pandemic emergency on Italian non-financial corporates”. Secondo l'analisi, con un peggioramento così marcato dello scenario macroeconomico e un elevato rischio Paese, con un nuovo contagio la probabilità di default triplicherebbe (dal 4,9% attuale al 15,5%), con punte del 22% nelle costruzioni, del 19,1% in hotel e ristorazione, del 18,9% nei servizi turistici.

Secondo lo scenario più pessimistico, la crisi aumenterà in misura maggiore per le imprese piccole (dal 10,7% al 21% per le microimprese) e meno strutturate (28% per le imprese individuali); dal punto di vista geografico, la probabilità di default è attesa in forte crescita in tutta la Penisola, con un picco del 17,8% nel Mezzogiorno (dal 9,3%). Gli analisti di Cerved Rating Agency hanno elaborato tre diversi scenari. Secondo lo scenario “soft”, al quale gli analisti attribuiscono una probabilità “alta”, non ci saranno nuove ondate di contagi e l’economia italiana riprenderà anche grazie a un’efficace azione di politica economica. In base a quello “intermediate”, il sistema produttivo potrebbe affrontare una seconda ondata di contagi, che richiederebbe ulteriori lockdown (fino a 4 mesi) e che frenerebbe il recupero dell’attività produttiva. Infine, stando allo  scenario più pessimistico, "hard" con una probabilità bassa, i lockdown potrebbero durare fino a sei mesi, con effetti depressivi sull’economia e un aumento del rischio.

( Per maggiori informazioni:www.cerved.com)