Federterme ha scelto di celebrare i suoi primi cento anni di attività in Puglia, con un evento che si è svolto il 5 luglio presso le Terme di Margherita di Savoia. Il convegno ha aperto una riflessione sullo stato attuale e sulle potenzialità del termalismo. Ne è scaturita l'immagine di un settore di eccellenza nello scenario europeo, che vede l'Italia seconda in Europa, dopo la Germania, per stabilimenti termali e SPA con proprietà terapeutiche. Un settore in trasformazione che sta potenziando il contenuto tecnico-scientifico delle terapie mediche e, dall'altro, cerca di intercettare la crescente domanda estera di trattamenti benessere.

I dati di Federterme, illustrati durante il convegno da Massimo Ostillio, Vice Presidente della Fondazione FoRST, dicono che il 28% dei clienti sceglie le terme per relax; il 19% per trattamenti di "remise en forme"; il 16% per migliorare il proprio aspetto e solo il 13% per cure mediche. Secondo Eurostar inoltre, gli over 65 arriveranno al 51,7% nel 2050, incrementando la domanda di salute e di benessere. Tutto ciò significa che le terme rappresentano un forte attrattore turistico. Questo scenario è stato delineato dall'Ad delle Terme di Margherita di Savoia, nonché vice presidente di Federturismo, Marina Lalli, che ha aperto i lavori dopo i saluti del Sindaco di Margherita di Savoia Bernardo Ladispoto. «La parte del turismo medicale - ha detto Lalli - è ancora importante, ma c'è anche tutto il wellness che attualmente trova il favore del grande pubblico. Qui in Puglia abbiamo avuto inizialmente un turismo di prossimità e di pendolarismo. Negli anni il brand Puglia è cresciuto e siamo riusciti ad attirare clienti anche da altri Paesi, quest'anno anche un gruppo cinese è stato qui a Margherita di Savoia». «Abbiamo una grande chance - ha detto il presidente di Confindustria Bari e Bat Sergio Fontana - La partita può portare a risultati davvero eccezionali se a giocarla saranno, in sinergia sia i privati, con la diversificazione della loro offerta, sia i Comuni, con l'adozione di politiche mirate che possano dar vita ad un contesto maggiormente attrattivo. «È di questi giorni l'inserimento del turismo sanitario tra gli asset strategici per il rilancio dell'industria del turismo italiano. - ha confermato in chiusura dei lavori il Presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci - Il turismo vede nel termalismo uno dei suoi asset più importanti». Sono seguite due tavole rotonde dedicate al tema. La prima ha visto gli interventi di Vitangelo Dattoli  rettore Generale Policlinico di Foggia, di Nicola Quaranta della Clinica Otorinolaringoiatrica dell'Università degli Studi di Bari, di Onofrio Resta della Clinica Pneumologica dell'Università degli Studi di Bari, di Vincenzo Gigantelli presidente regionale Card Puglia, i quali hanno sottolineato come il termalismo possa attivare processi di prevenzione atti a ridurre i costi del Sistema Sanitario Nazionale. Più proiettata sulle opportunità territoriali è stata infine la seconda tavola rotonda, animata da Renzo Iorio, amministratore delegato Nugo e coordinatore Gruppo tecnico Cultura di Confindustria, da Sergio Fontana Amministratore Delegato Farmalabor e Presidente Confindustria Bari e Bat, da Annunziata Berrino docente di Storia Contemporanea all'Università di Napoli Federico II, da Massimo Salomone, Console Onorario d'Olanda e Coordinatore gruppo tecnico Turismo di Confindustria Puglia ,da Aurelio Crudeli direttore generale di Federterme, i quali hanno convenuto che è di fondamentale importanza stimolare le istituzioni locali ad adottare politiche mirate per sviluppare un'offerta turistica integrata intorno alle risorse termali.

 ( Per maggiori informazioni: www.federterme.it)