Con l’approvazione definitiva in Senato il Decreto Crescita è legge.  Tra le misure è prevista, entro luglio, l’istituzione di una banca dati delle strutture ricettive, nella quale saranno inseriti anche degli immobili destinati alle locazioni brevi presenti sul territorio nazionale. Ad ogni struttura o appartamento in affitto verrà assegnato un codice identificativo che dovrà, obbligatoriamente, comparire sugli annunci pubblicati sui vari portali on line e i dati saranno comunicati automaticamente all’Agenzia delle entrate, rendendo più agevoli i controlli e impossibile sfuggire al fisco. 

Senza il codice non sarà possibile pubblicare le offerte di affitto, pena una sanzione da 500 a 5.000 euro per annuncio a carico del portale.

Verrà, inoltre, data la possibilità ai Comuni di verificare direttamente il pagamento della tassa di soggiorno da parte dei turisti. I dati inseriti sul portale “Alloggiati Web” – usato per comunicare alla questura i dati degli ospiti (procedura obbligatoria anche per chi offre l’appartamento per le locazioni brevi) – saranno inviati dalle questure all’Agenzia delle entrate affinché siano resi disponibili ai Comuni che hanno istituito l’imposta o il contributo di soggiorno.


( Per maggiori informazioni: www.senato.it)