Secondo il consueto monitoraggio di Enit sugli operatori internazionali per la primavera/estate 2019  si registra una ulteriore crescita dei viaggi con motivazione culturale e enogastronomica. Per l'enogastronomia, gli aumenti rilevati dai tour operator variano dal +5% al +20% sul medesimo periodo del 2018, mentre per i viaggi culturali gli aumenti riscontrati dai tour operator variano dal +5% al +30% sulla primavera/estate 2018 con picchi del +45% per la Cina e oltre il 100% per il Giappone. Naturalmente le mete classiche del turisdotto italiano la fanno da padrone: Roma, Firenze, Venezia e Napoli non mancano nel ‘menù’ di nessun mercato, ma ci sono alcune novità che ridisegnano i circuiti dei turisti all’interno del Bel Paese.

Milano è sempre stata una destinazione particolarmente calda per il traffico business, ma ormai da alcuni anni si è fatta strada anche nei circuiti leisure, e quest’anno ha la definitiva consacrazione. Milano rientra nelle scelte delle grandi città d’arte su quasi tutti i mercati, dalla Spagna all’Austria, dalla Francia alla Germania e poi in Australia, Canada, Cina, in Giappone (con un +100% di richieste) e anche negli Usa.

La scommessa di Matera Capitale europea della Cultura è stata vinta. La città è inclusa fra le più richieste dagli spagnoli, dagli austriaci, dagli australiani e dagli indiani, molto spesso abbinata alla Puglia, per un tour. Sempre al Sud, è da rilevare la grande popolarità di Pompei, gettonatissima da polacchi, cechi, russi e cinesi.

Amalfi, Sorrento e Positano stanno iniziando una nuova vita sui mercati oltreoceano. Destinazioni più che mature sui bacini europei che hanno incominciato ad affascinare canadesi, cinesi, che fanno segnare un +45% di richieste e anche i coreani.

Il Piemonte entra di diritto fra le mete enogastronomiche italiane, andando ad affiancarsi su numerosi mercati all’onnipresente Toscana. Austriaci, belgi, cinesi e olandesi cominciano ad appassionarsi alle colline delle Langhe e alle produzioni del territorio sabaudo, pur non disdegnando puntate in Emilia Romagna e in Sicilia. Fra le new entry nell’immaginario del gastronauta, si registrano il Trentino e la Sardegna.

(Per maggiori informazioni: www.enit.it)