Secondo uno studio di Phocuswright  per il turismo europeo si prevede, almeno fino al 2022, una crescita del 12%, con l’Italia protagonista. Le entrate turistiche nel corso di quest’anno raggiungeranno i 295 miliardi di euro rispetto ai 286 dello scorso anno, ma il 2019 sarà l’anno del definitivo sorpasso delle vendite online che raggiungeranno il 51% del totale. Un’onda lunga che porterà il turismo continentale alla soglia dei 320 miliardi di euro entro il 2022 con il settore online che vedrà incrementare la sua fetta di mercato fino al 55%. Ma la sorpresa dell’analisi di Phocuswright riguarda le stime italiane. Nel periodo 2018-22, infatti, l’Italia registrerà una crescita totale del +5,5% e un aumento a doppia cifra del settore online (+10,9%). Previsioni più alte delle altre realtà europee: dalla Spagna (+1,5% totale e +4,2% online) alla Francia(+2,9% totale e +4,9% online) fino al Regno Unito (+2,6% generale e +4,4% online).


Per Phocuswright, infine, il mercato deve guardare con attenzione a tre grandi fenomeni: le esperienze, le nuove startup e il silenzioso avanzare di Google. 
Negli ultimi dieci anni nel mondo sono state 1.613 le aziende innovative nel turismo che hanno raccolto oltre 82 miliardi di dollari d’investimenti, e di queste il 30% è basato in Europa (491). Nel 2018 le ricerche “Nella mia area” su Maps sono cresciute del 150%
Con le Ota previste in stagnazione – manterranno il loro 17% del mercato da qui fino al 2022 – operatori, dmc, hotel vedranno crescere le loro vendite online fino al 38% in confronto al 28% registrato nel 2016.

Se il mercato mondiale online vale 552 miliardi di dollari, 292 di questi appartengono alla vendita diretta, mentre 133 miliardi sono gestiti dalle Ota. La maggior parte di questa torta, però, è in mano a Booking (55 miliardi), Expedia (40) e Ctrip (14 miliardi)» Un triumvirato che lascia solo le briciole (14 miliardi circa) alle altre Ota nel mondo.

(Per maggiori informazioni: https://www.phocuswright.com/Analyst-Insights )