Secondo la Wyse (World Youth Student and Educational) Travel Confederation e l'Organizzazione mondiale del turismo, il giro d’affari dello youth travel è passato da 190 miliardi di dollari nel 2009 ai 280 del 2017 e si stima che entro il 2020 arriverà a toccare quota 370 milioni di viaggiatori per una spesa di 400 miliardi di dollari. Se circa la metà dei millennial e della generazione Z (i Centennial, nati dopo il 2000) si sposta per vacanza, l’altra metà si muove per lavoro, corsi di lingua e volontariato.

I viaggiatori più giovani hanno il portafoglio meno capiente, ma più tempo per viaggiare rispetto alla media. A questo mercato, grandi brand, soprattutto dell’ospitalità hanno adattato le loro strutture e i loro servizi progettando strutture con spazi e orari open, all’insegna dell’interazione e della tecnologia (chiavi elettroniche e wifi, prima di tutto), stringendo collaborazioni con agenzia di eventi musicali per organizzare concerti e performance nelle proprie strutture, per poi trasmetterli sui social.

(Per maggiori informazioni: https://www.wysetc.org/)