Erogato un finanziamento da 1,2 milioni di euro a 20 anni, assistito dal Fondo di garanzia per le PMI e finalizzato a sostenere le necessità finanziarie legate ad un’iniziativa di acquisto e ristrutturazione alberghiera in Umbria. Confindustria Alberghi: “Una misura importante, che risponde alle esigenze del settore”
UniCredit ha realizzato la prima operazione a sostegno del settore turistico alberghiero collegato al Decreto Liquidità con durata ventennale.
Già dalla scorsa settimana ASTOI Confindustria Viaggi ha chiesto chiarimenti al Ministero della Salute con riferimento all’impiego delle certificazioni verdi COVID-19 – c.d. Green Pass – previste dal D.L. 23 luglio 2021 n. 105, nelle strutture turistico ricettive.
Oltre 1 miliardo di euro, tanto è la perdita economica complessiva stimata per i gestori aeroportuali nel periodo marzo-settembre 2020 secondo il Rapporto e Bilancio sociale 2020 dell’Enac. Il traffico aereo, nel 2020 ha subito una forte contrazione: i passeggeri transitati negli aeroporti italiani nel 2020, tra traffico nazionale e internazionale, sono stati 52.759.724 ed hanno fatto registrare un calo del 72,5%.
Sarà un luglio da record per il turismo domestico. A prevederlo Cna Turismo e Commercio attraverso un’ indagine condotta tra i propri associati di tutta Italia. Dalla quale risulta che a fine mese avranno pernottato nelle strutture ricettive nazionali non meno di 12 milioni di italiani. L’indagine sottolinea come i 12 milioni di turisti italiani segnino un incremento quasi del 20% rispetto al 2019, precedente la pandemia. Due anni fa, infatti, a luglio i connazionali che pernottarono nelle strutture ricettive italiane furono di poco superiori ai 10 milioni. Tornano a fare capolino anche i turisti stranieri.
L’indagine commissionata da American Express a Nielsen mostra come la destinazione preferita per le vacanze estive sarà l’Italia per l’82% dei consumatori che ha già prenotato o pianificato i propri viaggi. La meta preferita è il mare per l’81% degli intervistati, seguono la montagna (32%), le grandi città d’arte (19%) e i piccoli borghi (19%), alla riscoperta di più regioni del Bel paese, spostandosi nel corso del proprio viaggio (44%). Il 56% ha confermato di aver già programmato i propri viaggi dei prossimi mesi, prediligendo gite in giornata (71%), soggiorni brevi e weekend (71%), soggiorni di una settimana (70%) e vacanze più lunghe (56%).
Nell’ultimo trimestre, sulla multipiattaforma digitale Bizaway, specializzata nel segmento del business travel, si è registrata una crescita costante media delle prenotazioni di oltre il 41% su base mensile, con un picco del 62% a metà giugno. Sebbene i viaggiatori inizialmente puntassero sulla ricerca di nuove opportunità all’interno del mercato nazionale, c’è stato comunque un boom dei viaggi aziendali internazionali, soprattutto in Europa. E le destinazioni estere più gettonate sono risultate, a livello europeo, Madrid, Barcellona e Milano, seguite da Berlino, Lisbona, Valencia e Parigi.
Secondo quanto riportato recentemente da Statista, se nel 2020 il mercato globale dei viaggi online valeva circa 432 miliardi di dollari, in 5 anni, entro il 2025, toccherà quota 833 miliardi di valore, con un aumento stimato del 93%. Un trend che sta incidendo sempre di più sulle scelte, le strategie e sugli investimenti dei maggiori player del settore turistico: sempre secondo Statista, il 65% del fatturato globale dell’intero settore deriva da operazioni e transazioni sui canali online.
Gli scenari previsionali dell’Osservatorio Isnart/Unioncamere, prevedono nel 2021 una leggera flessione delle presenze turistiche complessive rispetto al 2020 (-2%), segno di quanto abbia pesato e continui a pesare l’impatto della pandemia. Su tale previsione incide, in particolare, l’impatto dei primissimi mesi dell’anno, pienamente colpiti dal Covid a differenza di quanto accaduto nel 2020. Il 57% circa delle imprese ricettive prevede un 2021 in perdita (era l’84% nel 2020) e solo il 20% dei casi stima di avere degli utili.
L’Associazione Parchi Permanenti Italiani, aderente a Confindustria, esprime profonda sorpresa e rammarico in merito al provvedimento che impone l’obbligo di green pass per accedere ai parchi divertimento a partire dal 6 agosto. Giuseppe Ira, Presidente Associazione Parchi Permanenti Italiani e di Leolandia (BG) dichiara: “Il provvedimento, condivisibile nella teoria, non è attuabile nella pratica con un termine di tempo così ravvicinato. Lo Stato rischia di discriminare il 50% dei cittadini, senza peraltro avere le risorse necessarie per garantire loro l’accesso al green pass, qualora ne facessero richiesta. Una decisione che ha ripercussioni purtroppo già evidenti e preoccupanti sulle aziende del nostro settore, a cui per l’ennesima volta è riservato un trattamento iniquo, se comparato con luoghi al chiuso come i centri commerciali.