Secondo l’ultimo monitoraggio dell’European Travel Commission  relativo al periodo marzo-giugno i pernottamenti crescono ma ad un passo più moderato rispetto agli arrivi, dal momento che è in recupero la richiesta di short-break al di fuori della principale stagione vacanziera. Ad eccezione della Spagna, ad esempio, dove i pernottamenti crescono più degli arrivi, rispettivamente a +12% e +9%, e della Germania, +5% e +4%. Tra gli incrementi da segnalare quello dell'Islanda, +31%, seguita da Lituania e Lettonia, entrambe al più 17%, e dalla Serbia a +15%.

Uno stabile contributo alla crescita internazionale arriva dai principali mercati dell’Europa del Nord ed occidentale. In particolare, l'analisi sottolinea segnali favorevoli proprio per l'Italia, dove l’ottimismo per un recupero economico sembra aver incoraggiato un numero crescente di italiani a viaggiare all'estero durante i primi tre mesi del 2014. Dinamiche simili si possono osservare in Francia.

I viaggi dalla Russia rimangono forti ma ci si attende un rallentamento della domanda verso la fine dell'anno. Un quadro positivo sta emergendo dai mercati long-haul, con una solida crescita dell'economia americana. Una crescita inaspettata arriva dal Giappone. In generale, i visitatori "overseas" in Europa sono oggi un market share lievemente superiore al 40%.   

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