Secondo la Iata il traffico aereo globale non tornerà ai livelli pre-pandemia almeno fino al 2024, un anno più tardi rispetto a quanto previsto solo pochi mesi fa. In generale, a pesare sui bassi livelli di domanda sono sempre la debolezza del corporate travel e la scarsa fiducia dei consumatori. Per il 2020  si prevede che il numero di passeggeri globali diminuirà del 55% rispetto al 2019, in ulteriore flessione rispetto alle previsioni di aprile che lo vedevano al -46%.

Per quanto riguarda il numero di passeggeri, entro il 2021 ci sarà un “rimbalzo” del 62%, che però non permetterà di andare oltre a circa un terzo della domanda pre-Covid. Nel mese di giugno il traffico internazionale è crollato del 96,8% rispetto a dodici mesi prima.

Sempre nel mese di giugno, i vettori europei in particolare, hanno visto precipitare la domanda del 96,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, contro il 98,7% del mese di maggio.

(Per maggiori informazioni: www.iata.org)