Bene ma non benissimo. La nuova analisi STR sulle  performances alberghiere nell’area di Roma e del Lazio, evidenzia un dato positivo me ben lontano dal potenziale e comunque inferiore ai risultati delle principali città italiane ed europee. Dall’analisi di questi dati si è sviluppato l’incontro organizzato il 23 gennaio da Unindustria e Confindustria Alberghi che hanno chiesto ad un gruppo di operatori di confrontarsi sul quadro che emerge dal territorio e sulle principali azioni da mettere in campo per recuperare quel gap di crescita potenziale che sta vivendo quella che comunque resta una delle aree più importanti in campo turistico a livello italiano e internazionale.

Se Roma chiude il 2019 con un RevPar positivo del 2%, Milano segna invece un 8%, mentre Parigi e Londra rispettivamente 7% e 4%. Pesano gli affitti brevi anche nell’analisi reputazionale sulle recensioni ed i commenti dei viaggiatori.

Un quadro complesso ma che apre anche a diversi spunti che sono stati analizzati nella seconda parte dell’incontro dedicata a due tra i principali driver di crescita, formazione ed economia circolare sviluppati attraverso la modalità dei focus group sotto la guida degli esperti di Luiss Business School e della stessa Unindustria che hanno guidato e stimolato il confronto tra gli operatori.

Un confronto necessario e utile alla programmazione delle attività dei prossimi mesi che le Associazioni, forti di una collaborazione ancora più solida, metteranno in campo insieme alle aziende per innescare e supportare il cambiamento.

 “Siamo impegnati a dare al settore alberghiero un’attenzione sempre più marcata anche con l’obiettivo di capitalizzare l’energia e le competenze che la filiera del turismo, presente nella sua logica più ampia e qualificata all’interno di Unindustria, possa esprimere – ha dichiarato Stefano Fiori, Presidente Sezione Industria del Turismo e Tempo libero di Unindustria”.

(Per maggiori informazioni: www.alberghiconfindustria.it)