Dalla nuova edizione dell’Adriatic Sea Tourism Report, la ricerca presentata nel corso della prima giornata dell’Adriatic Sea Forum, tenutosi il 30 maggio ad Ancona,  emerge che nel 2018 è stata di 420 milioni di euro la spesa turistica a terra di crocieristi e turisti in viaggio su traghetti, aliscafi e catamarani nell’Adriatico; 5,52 milioni i crocieristi movimentati previsti nel 2019 (+7,3% sul 2018) e l’Italia si è distinta leader nel turismo nautico (186 marine, oltre 26mila posti barca) davanti alla Croazia. Per quanto riguarda il traffico crocieristico, le previsioni sono il frutto della proiezione effettuata da Risposte Turismo sulle stime di 23 porti crocieristici dell’Adriatico, scali che, complessivamente, nel 2018 hanno rappresentato il 99,7% del totale passeggeri movimentati e il 99,3% delle toccate nave.

L’anno in corso dovrebbe chiudersi con Venezia saldamente al primo posto con 1,56 milioni di crocieristi movimentati (stabile rispetto al 2018) e 502 toccate nave (stabile rispetto al 2018), seguito da Corfù con 787mila crocieristi (+7%) e 416 toccate nave (+0,7%) e Dubrovnik, con 745mila crocieristi (+1,8%) e 475 toccate nave (+8,4%).Tra i porti esaminati, previsioni 2019 positive per Zara (2,43 milioni di passeggeri movimentati, +1-2%), Durres (875mila, +2,6%), Dubrovnik (575mila, +3%), Sibenik (300mila, +3%), Rijeka (150mila, 16%), Pola (12mila, +2,2% su rotte costiere e stabile sulle rotte internazionali). Stabile, invece, la movimentazione passeggeri prevista a fine anno nei porti di Ancona, Saranda, Porec, Trieste, Rovigno, Pesaro e Umago/Novigrad. Ancona è una città in trasformazione  - ha commentato l’assessore al porto Ida Simonella -. Porto e lavoro sono una componente principale. Su 6mila addetti oltre il 64% lavora nei nostri cantieri. La cantieristica ha uno slancio particolare che porta con sé occupazione. La città ha poi una dimensione internazionale data dal traffico traghetti, sul quale noi siamo leader, con quote di mercato che sulla Grecia superano il 50%”.Il turismo marittimo è dunque considerato primario, ma spesso appare sottovalutato: “Le potenzialità del turismo marittimo non sono comprese fino in fondo” ha segnalato Rodolfo Giampieri, president Central Adriatic Port Authority and representative Italian Ports Asoociation, seguito in questo da Alessandra Priante, head of international affairs and protocol Mipaaft, secondo la quale “le potenzialità del turismo marittimo e costiero non sono valutate come dovrebbero essere”. L’Adriatico è stato addirittura definito un “hub fantastico” da Tom Boardley, secretary general Clia Europe, che ha aggiunto: “Molto spesso non vi sono accordi bilaterali che diano sostegno al turismo marittimo”. 

 

( Per maggiori informazioni: http://www.adriaticseaforum.com/it/)