L’8 marzo a Milano, nell’ambito della fiera Fa’ la cosa giusta, Legambiente ha premiato con l’Oscar dell’ecoturismo ASTOI Confindustria Viaggi per l’impegno attivo contro la diffusione delle specie aliene, messo in atto informando e sensibilizzando al riguardo gli operatori del settore e i viaggiatori, nonché siglando un protocollo di intesa con il progetto europeo Life ASAP(Alien Species Awareness Program). Negli ultimi 30 anni in Europa le specie aliene sono arrivate a 12.000 con un incremento numerico del 76%, mentre in Italia sono oltre 3.000 con un incremento del 96% e il loro mezzo di trasporto preferito sembra essere il bagaglio del viaggiatore.

La sostenibilità ambientale è un tema caro alla nostra Associazione – ha commentato Nardo Filippetti, Presidente ASTOI Confindustria Viaggi. Per questo, ASTOI ha aderito con entusiasmo e convinzione a Life ASAP, impegnandosi a diffondere tra i propri associati informazioni sui contenuti e sulle finalità del progetto. L'obiettivo è quello di coinvolgere i Tour Operator soci, per far sì che gli stessi contribuiscano a questa importante causa, informando e sensibilizzando i propri clienti attraverso i rispettivi mezzi di comunicazione (cataloghi, siti web, social networks, newsletter, etc).

Ovviamente non sono solo i bagagli il vettore per la diffusione delle specie aliene. Oggi, con l’aumento degli scambi commerciali e dei viaggiatori in tutto il mondo, gli alieni potenzialmente pericolosi viaggiano in molti modi: aerei, navi, correnti marine, container, clandestini nei cargo che trasportano merci. Tuttavia, anche se il turismo non è certo il solo responsabile del fenomeno, uno studio pubblicato da Anderson et al. nel 2014 sulla rivista scientifica PLoS One ha dimostrato il ruolo rilevante del turismo ricreativo nella diffusione delle specie aliene, presenti in quantità decisamente maggiori proprio nelle aree caratterizzate da flussi turistici elevati. Inoltre, l’attività informativa prevista dalla campagna “Informati, pensa, viaggia” del Progetto Life ASAP svolta negli aeroporti, ha evidenziato quanto la conoscenza e la consapevolezza del fenomeno tra la maggior parte dei viaggiatori siano scarse, nonostante proprio il turismo sia considerato il principale responsabile della diffusione di specie aliene nelle zone remote del mondo, come per esempio le isole oceaniche e i Poli. Il turismo è stato sicuramente uno dei primari vettori attraverso i quali le specie aliene si sono diffuse nelle isole Galapagos, sul Kilimangiaro o in Antartide.

(Per maggiori informazioni: www.astoi.com)