Il 24 febbraio a  Carrara si è svolta, nell’ambito di Balnearia, l’Assemblea di Assobalneari Italia, Federturismo Confindustria  e Itb Italia alla quale, tra gli altri, è intervenuta Susanna Ceccardi Consigliera del vicepremier Matteo Salvini per l’attuazione del contratto di governo, la quale in merito all’estensione delle concessioni balneari di 15 anni ha riconosciuto che si sarebbe potuto fare di più (ma con i Cinque Stelle era l’unica strada possibile) e ha sottolineato la necessità di lavorare a una riforma organica del settore. Alla Ceccardi è stata consegnata la copiosa documentazione tecnico-giuridica prodotta da Efebe, la Federazione europea degli imprenditori balneari, per comparare la situazione normativa di Spagna, Portogallo e Italia sulle spiagge e chiedere parità di trattamento. Il Presidente di Assobalneari Italia Fabrizio Licordari, in apertura dei lavori, ha ricordato come la Spagna abbia ottenuto un’estensione delle concessioni da 30 a 75 anni e come la costituzione di Efebe sia nata dalla necessità di poter conoscere la situazione normativa degli altri paesi europei e far emergere la mancanza di reciprocità. Il risultato di affossare il disegno di legge Arlotti Pizzolante e di aver ottenuto i 15 anni dal nuovo governo, è da attribuire  in gran parte all’esempio di Spagna e Portogallo.

Oggi però chiediamo al governo una soluzione definitiva, che consiste nell’uscita dalla Bolkestein e nella sdemanializzazione. Roberto Perocchio di Federturismo-Confindustria nel suo intervento ha aggiunto come ci si sia resi conto che non era possibile mandare all’evidenza pubblica solo le spiagge italiane, mentre in Belgio, Olanda e Spagna si ottenevano dei prolungamenti delle concessioni, e di essere felice del primo passo compiuto in legge di bilanci. Su cosa significhi avere certezze definitive, è intervenuto il presidente di Itb Italia Giuseppe Ricci ribadendo che i 15 anni  danno un po’ di respiro, ma la strada definitiva è quella della sdemanializzazione. Ciò non significa cementificare o vendere le spiagge, come qualcuno in malafede vuole far credere, ma solo darci la possibilità di riscattare le imprese che sono legittimamente nostre.

Norberto Del Castillo, presidente della Federación española de empresarios de playa, ha illustrato la situazione normativa delle concessioni balneari spagnole, evidenziando non solo i dettagli dell’estensione dai 30 ai 75 anni, ma anche sottolineando che la liberalizzazione prevista dalla direttiva Bolkestein è stata rispettata aumentando le imprese balneari attraverso la concessione di nuove aree costiere in precedenza libere. L’industria del turismo è la più importante del mondo – ha dichiarato Del Castillo – e l’83% di essa è legata al mare.

Del Castillo ha  sottolineato come l’istanza dei balneari spagnoli sia stata resa più facile dall’esistenza di una sola associazione in rappresentanza di  tutti e dall’alleanza con le associazioni ambientaliste.

Numerosi gli interventi dei rappresentanti politici, da Deborah Bergamini di Forza Italia a Umberto Buratti del Partito Democratico e  Carlo Fidanza di Fratelli d’Italia il quale ha precisato che dopo le elezioni europee la partita sarà riaperta e sarà urgente intervenire subito, perché la proroga è impugnabile.