Il Presidente di Federterme/Confindustria Costanzo Jannotti Pecci è intervenuto nel dibattito in atto in questi giorni sulla razionalizzazione dell'IMU, chiedendo al Governo di "inserire nel decreto l'eliminazione dell'IMU sugli stabilimenti termali e sulle strutture alberghiere, al fine di fornire un concreto segnale in direzione del rilancio del settore turistico-termale, che sta registrando la più grave crisi degli ultimi venti anni, con numerose aziende a rischio chiusura, tra cui alcune anche di rilevanza storica".

"L'incidenza dell'IMU, in un settore caratterizzato da consistenti assetti immobiliari, sovente di notevole valore artistico e architettonico ma a bassissima redditività, è ormai ai limiti della sostenibilità ed è arrivata a riflettersi in modo pesante anche sui livelli occupazionali".

"I rincari rispetto all'ICI sono stati, in alcuni casi, anche del 500-600% - ha proseguito il Presidente di Federterme – e se al conto aggiungiamo anche gli effetti dell'IRAP, considerato che il comparto turistico-termale è caratterizzato dall'essere un comparto labour intensive e che presenta i fatturati tipici di imprese di dimensione medio-piccola, l'impatto finanziario che ne consegue è davvero devastante".

"Abbiamo pertanto indirizzato una nota al Presidente del Consiglio Letta e ai Ministri Bray e Zanonato – ha concluso Jannotti Pecci - sollecitando l'urgente adozione di misure di riduzione dell'IMU sugli alberghi e sugli stabilimenti termali e ci attendiamo che il Governo si muova in modo consequenziale rispetto alle sue linee programmatiche, nelle quali lo sviluppo economico è 'la' priorità, insieme al lavoro".

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