È in programma per oggi, 12 gennaio, il raduno di protesta indetto a Trieste da Assomarinas, l'associazione dei porti turistici italiani partner di Ucina e Federturismo, contro l'istituzione della tassa di soggiorno per le imbarcazioni da diporto di lunghezza superiore ai 10 metri.

«È una scelta estrema ma necessaria – ha detto il presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio – per dimostrare ai clienti italiani ed esteri che gli operatori del settore stanno facendo l'impossibile per preservare la competitività dei propri servizi».

Come spiega una nota di Assomarinas, Trieste è stata scelta come sede della manifestazione perché si tratta di una delle città italiane che verranno maggiormente penalizzate dalla manovra sia per la loro posizione geografica – l'alto Adriatico è l'area costiera nazionale che registra la maggior percentuale di imbarcazioni straniere distribuite su oltre 40.000 ormeggi – sia per l'inevitabile diretta concorrenza delle coste slovena e croata.

Roberto Perocchio ha sottolineato che la filiera – che impegna oltre 100 mila addetti – «rischia di essere messa in ginocchio dalla manovra del governo».