·         il bilancio del primo quadrimestre 2017 vede diminuire le corse cancellate e aumentare quelle arrivate a destinazione entro i 5 minuti dall’orario previsto

·         per cause imputabili a Trenitalia cancellate soltanto lo 0,4% delle corse programmate e arrivati oltre i 5 minuti dall’orario previsto il 2,7%  dei treni circolati

·         a marzo l’81,1% degli intervistati soddisfatti del viaggio nel suo complesso (+2,8 punti percentuali rispetto all’analogo periodo del 2016)

·         crescono i viaggiatori rispetto al primo quadrimestre 2016: +0,5% in valori assoluti, +1,25 in chilometri percorsi

 

Roma, 5 maggio 2017

Seicentoquarantacinquemila treni regionali circolati per un totale di 52 milioni di chilometri percorsi, a servizio dei clienti di 1754 stazioni d’Italia, il tutto con un indice di regolarità (corse effettuate rispetto alle programmate) del 99% e una puntualità reale (arrivo entro i 5 minuti dall’orario previsto) del 91,6%. Indici che, considerando le sole cancellazioni (0,4%) e ritardi (2,7%) imputabili direttamente a Trenitalia salgono al 99,6% come regolarità e 97,3% di puntualità.

 Il bilancio del primo quadrimestre 2017 si chiude per Trenitalia regionale con un trend decisamente positivo che, grazie alle ottime performance di marzo (puntualità reale 92,4%) ed aprile (puntualità reale 92,5%), riporta gli indici medi nazionali ai migliori livelli del 2016. Cresce anche il numero dei passeggeri, con un +0,5% rispetto ai primi quattro mesi del 2016 in valori assoluti e un +1,2% in termini di chilometri percorsi. In sintesi, più passeggeri e percorsi medi più lunghi.

Favorevoli anche i risultati dell’ultima indagine demoscopica sul gradimento del servizio che, a fine marzo 2017, vede l’81,1% degli intervistati dichiararsi soddisfatti del viaggio nel suo complesso.

Risultano superiori alla media generale le performance di puntualità reale nelle ore di punta del mattino: nella fascia 6-10 è il 92,6% dei treni ad arrivare puntuale, percentuale in leggera flessione rispetto al 2016 (-0,4%) ma per cause non imputabili a Trenitalia, che vede invece ridurre dello 0,3% i ritardi di sua diretta responsabilità.

In valori assoluti le migliori performance in fatto di puntualità reale, che tenendo conto di tutti i ritardi restituisce quanto effettivamente vissuto dai clienti, si registrano in Friuli Venezia Giulia, con il 95,4% dei treni puntuali, a seguire la Provincia Autonoma di Bolzano, con il 94,8%, l’Abruzzo con il 93,8%, il Veneto e la Provincia Autonoma di Trento con il 93,5%, poi le Marche 93%, la Toscana 92,8%, l’Emilia Romagna 92,5%, il Lazio 92,4%, la Liguria 91,5%.

Il trend, con pochissime eccezioni, risulta comunque positivo un po’ in tutte le regioni, con punte più elevate in Emilia Romagna, Liguria, Valle d’Aosta e Basilicata. Quello della regolarità vede eccellere la Campania, che ha dimezzato rispetto a un anno fa le cancellazioni imputabili all’azienda di trasporto (oggi sono lo 0,5% del totale programmato), Puglia e Friuli Venezia Giulia, regioni nelle quali soltanto un treno ogni mille viene soppresso per responsabilità di Trenitalia.

Puntualità e regolarità vedono Trenitalia collocarsi sui migliori livelli europei. Comparato con i dati resi pubblici dagli altri operatori, il numero di cancellazioni registrate dalle corse regionali Trenitalia negli ultimi 12 mesi è inferiore a quello di tutti le più importanti compagnie ferroviarie del Regno Unito, di SNCF in Francia e dei belgi di SNCB. A marzo soltanto la Chiltern Railways che opera tra Londra, Birmingham e Oxford ha fatto leggermente meglio, registrando uno 0,6% di cancellazioni a fronte dello 0,8% di Trenitalia. Nel confronto sugli ultimi 12 mesi l’indice di Trenitalia è però migliore di 0,8 punti percentuali (1,1 vs 1,9%)

Per quanto riguarda il giudizio dei clienti, le ultime rilevazioni, chiuse il 31 marzo scorso e condotte da una società demoscopica esterna al Gruppo FS, evidenziano che l’81,1% dei passeggeri si ritiene soddisfatto del viaggio nel suo complesso. La media nazionale cresce di 2,8 punti percentuali rispetto all’analogo periodo del 2016. E’ un trend positivo che si rivela pressoché omogeneo in tutte le regioni con punte di maggior rilievo in Basilicata, Calabria, Molise, Marche, Campania, Emilia Romagna e Lazio.

Scendendo nei dettagli di alcune specifiche voci, l’ indagine segnala, nel confronto con il 2016, un incremento di 4,9 punti percentuali del campione di intervistati che manifestano apprezzamento per la “permanenza a bordo treno”, oggi sono l’83,3% del totale. La crescita riguarda tutti gli aspetti del viaggio: in particolare la pulizia (+4,9 pp), la puntualità percepita (+4,7 pp), la security (+2,6 pp).