Non  posso nascondere - dichiara la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - intervenendo oggi agli Stati Generali, la preoccupazione profonda sulla tenuta del sistema nel suo complesso.

Il mese di settembre sarà decisivo; da alcune stime preliminari rischiamo la chiusura definitiva del 20-30% delle imprese turistiche (alcune filiere come le agenzie di viaggio fino al 70%) con un danno per l’occupazione, ma anche per l’indotto di enormi proporzioni. E questo è il grido di allarme che proviene da tutti i nostri soci. 


Senza interventi diretti, come finanziamenti a fondo perduto, moratorie consistenti su imposte e tasse e strumenti di integrazione salariale che eviterebbero la cassa integrazione, per molti non ci sarà futuro.

Per questo chiediamo misure a costo zero, come quella relativa al prolungamento delle concessioni demaniali, che potrebbero essere di grande aiuto e sostegno.

Altri pilastri sui quali soffermarci per fare ripartire la nostra industria sono la burocrazia e il fisco per  i quali servono procedure più snelle e più veloci, con riferimento  anche alle procedure oggi necessarie per accedere ai finanziamenti garantiti dallo Stato, ancora ostaggio di procedure che ne rendono di fatto difficile l’utilizzo. Quanto al fisco: servono aliquote più flessibili.

Tra le altre nostre priorità ci sono: infrastrutture, digitalizzazione, formazione e sostenibilità.

Per un Paese dalla topografia unica come l’Italia, l’intermodalità deve diventare il faro guida nella progettazione della mobilità turistica del futuro. Connettere treni, aeroporti, porti e rete stradale con nuovi strumenti intelligenti è oggi possibile e consentirebbe di rendere davvero fruibile tutto il nostro territorio.

Alla luce di una  situazione di estrema gravità che rischia di portare alla definitiva chiusura di un numero enorme di imprese turistiche, anche di medie-grandi dimensioni, quello che chiediamo - conclude Lalli - è uno sforzo  legislativo ulteriore per un Decreto che risponda in modo specifico a problemi che per la natura del nostro settore sono solo nostri e che richiedono interventi mirati.


Roma, 18 giugno 2020